Con una mossa Iachini restituisce speranza al Palermo. Mette il giovanissimo Verre in mezzo al campo e crea un legame concreto tra centrocampo e attacco.
Il ragazzino difende, riparte, si inserisce, dialoga con i compagni, insomma è quel giocatore che serviva e che Gattuso teneva in naftalina. Certo ha solo 20 anni ed una rondine non fa primavera ma sapere di aver un giocatore con queste caratteristiche già fa stare meglio.
L'altra novità è stato il ritorno di Dybala in attacco. Iachini ha ritenuto più utile tenere l'argentino vicino alla porta nella speranza che con Hernandez, parlando la stessa lingua, potessero ben integrarsi e in effetti l'argentino, soprattutto nel primo tempo ha fatto bene da spalla, anche se l'uruguaiano ha sbagliato tutto. Ma le occasioni sono fioccate e questo già è un buon segnale.
Per il resto si è visto un Palermo un po' più razionale, a tratti un po' allungato tanto da rischiare alcuni ingiustificati contropiedi, in uno dei quali lo Stabia era riuscito anche a segnare il gol del pareggio, annullato solo per una ingenuità di Ghiringhielli che toccando un pallone che stava rotolando in rete ha fatto scattare il fuorigioco.
A questa anomalia Iachini ha sopperito inserendo un quinto difensore creando così una barriera allo Stabia. Con un Palermo dal baricentro basso la squadra ha potuto fare quello che sa fare meglio, agire in contropiede e sono cosi arrivati i gol di Hernandez, su rigore, per fallo sullo stesso uruguagio, e di Lafferty, autore ancora una volta di una magistrale punizione.
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