Mercoledì 27 Novembre 2024

La politica silente

L’emergenza ormai è diventata allarme. Lo sbarco dei clandestini in Sicilia assume le dimensioni di un’invasione. La politica di accoglienza particolarmente benigna ha reso l’Italia una sorta di terra promessa per i disperati che vengono dal margine sud del Mediterraneo. Siamo nuovamente «Lamerica», ricordando il fortunato film di Gianni Amelio. Ma purtroppo non siamo affatto l’America e lo sappiamo bene. Ieri la Protezione civile lo ha ricordato senza giri di parole.
Non ci sono risorse sufficienti per dare ospitalità all'ondata di migranti che sta sbarcando sulle coste siciliane.
Ora più che mai è necessario che intervenga l'Europa. Non può limitarsi agli encomi solenni per l'umanità che le popolazioni coinvolte stanno dimostrando in questa difficile circostanza. Le catene di bagnanti siciliani che accolgono gli sbarchi provvedendo ai primi soccorsi sono diventate una delle immagini più frequentate dell'estate. Commozione e apprezzamento sono unanimi. Che orgoglio. E poi? Non possiamo restare da soli a reggere l'urto della disperazione.
Bruxelles non può limitarsi a distribuire diplomi e pacche sulle spalle come ha fatto finora. Il problema dell'immigrazione nel Mediterraneo è un'emergenza che riguarda tutti i partners dell'Unione. Non semplicemente l'Italia. Le cui forze politiche e di governo - in altre, e non sempre prioritarie, faccende affaccendate - restano però silenti sul tema, incapaci di fare sentire la propria voce nelle stanze dell’Ue. Tanto meno la sola Sicilia. La geografia ha messo l'Isola al centro del Mediterraneo e questa collocazione nei secoli l'ha resa terra d'approdo e d'invasione. La situazione non è cambiata ma non possiamo restare da soli a sostenere l'urto della nuova disperazione. Tanto più che i clandestini una volta sbarcati si disperdono per il resto del Paese e del Continente. La politica dell'accoglienza, quindi, non può essere di una sola nazione né, tanto meno, di una sola regione. Deve essere tutta l'Europa a farsi carico delle politiche umanitarie. Non può limitarsi a dare i voti ai buoni e ai cattivi. La bussola deve essere finanziaria ma anche diplomatica. L'orlo meridionale del Mediterraneo è stato insanguinato dal fallimento delle Primavere Arabe. Bruxelles, come al solito, non è capace di svolgere una funzione di pacificazione. Almeno paghi l'accoglienza.

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