Per la politica, in Sicilia, lo sappiamo, vale, più che per altri settori, il principio per cui «il fatto è uno, il discorso è un altro». Il turismo, proclamano le anime belle, è per l’Isola un fattore di crescita. Bisogna promuovere, investire… Ma come si pretende di attirare i forestieri chiudendo totalmente le porte alle manifestazioni sportive di livello Mondiale? Dov'è finito lo spirito dei Florio, che inventarono in Sicilia i giri di ciclismo e le grandi corse automobilistiche su strada? I soldi nelle casse degli enti pubblici sono pochi e, in passato, si sono dati contributi a manifestazioni che non li avrebbero meritati. Tutto vero. Ma gli Internazionali del Country sono un torneo certificato dall'Associazione del tennis professionistico femminile, la Wta. Il montepremi, 250.000 dollari per il 2014, è certo e viene versato con anticipo alla stessa Wta. Nessuno può nutrire dubbi sulla validità di questa manifestazione. Chi va fuori dal circuito Wta, così come accade in quello Atp maschile, non può più ritornarvi perché è difficile trovare spazio nel calendario e, comunque, tali opportunità sono molto costose. Per tutto ciò sono giorni decisivi.
Gli organizzatori del Country sono disposti anche a cedere la gestione finanziaria del torneo ad un ente pubblico, che può essere il Comune di Palermo, per togliere ogni ombra di sospetto dai contributi che dovessero arrivare. Ma il tempo stringe. Nello sport professionistico si programma tutto con grande anticipo. I tempi della politica sono lontani dai tempi della realtà. La Regione, che ha sostenuto il torneo fino all'anno scorso, non ha finora risposto agli appelli del Country e del mondo sportivo. Si è chiusa in un silenzio inspiegabile. O per lo meno che non vorremmo spiegare nel modo peggiore. Non si ha mai l’occhio sugli effetti degli investimenti ma sulla loro gestione. E si perde così l’occasione di dare al mondo l’immagine di una Sicilia che funziona che sa offrire buono sport e strutture funzionali, che sa richiamare verso i suoi siti visitatori e turisti. Ma perché, le amministrazioni pubbliche non riescono ad uscire dalla dannazione di destinare le proprie somme a sprechi, castelli clientelari, malversazioni di ogni genere come dimostrano gli scandali di cui diamo conto ogni giorno? Vogliamo smetterla e dare conto in concreto di buone svolte? Aspettiamo di vedere, oltre le parole. G.Fi.