Facendo violenza ai miei codici comportamentali, ritengo sia giunto il momento di formulare qualche breve precisazione in ordine alla gestione dei grandi eventi da parte dell'Assessorato regionale al Turismo.
Dall'avvio della programmazione del PO 2007-2013, in quanto dirigente responsabile del'Area 2, mi sono occupata dei controlli sulla regolarità dei finanziamenti comunitari disposti in favore di tali manifestazioni ed in tale veste, ho avvertito da subito, la fragilità e le carenze del sistema amministrativo adottato, sollecitando formalmente, con vari e ripetuti atti, i soggetti responsabili ad adottare i correttivi necessari, volti a garantire sia la reale rispondenza delle operazioni agli obiettivi di sviluppo socio-economico posti dalla UE alla base dei finanziamenti attivati che la correttezza della gestione finanziaria-contabile.
Ed ho ripetutamente e formalmente paventato proprio, quale triste e inascoltata Cassandra, l'infausto rischio della impossibilità di rendicontazione alla UE della ingente spesa impegnata per tale settore.
L'Ufficio da me diretto ha, anche, sempre formalmente, contestato la irregolarità di singoli e molteplici finanziamenti disposti, non ammettendoli a certificazione alla UE, a seguito dell'accertamento di svariate cause di non ammissibilità (procedure di appalto irregolari, spese non ammissibili etc..), particolarmente ricorrenti soprattutto nelle ipotesi di gestione di grandi eventi a titolarità attraverso funzionari delegati.
Parimenti, non ho esitato, dinanzi a situazioni di certa evidenza, a interessare direttamente, motu proprio, l'Autorità Giudiziaria.
Peraltro, aggiungo, sorvolando inutili tecnicismi ostici a chi legge, che la strutturazione operativa prevista per la gestione degli eventi, faceva sì che l'unico livello di controllo ( peraltro ex post dopo l'avvenuta realizzazione e la liquidazione della spesa) sugli atti esecutivi posti in essere per la gestione degli appalti per la realizzazione delle manifestazioni si attestasse solo sull'ufficio da me diretto.
Da qui la pesantezza di un lavoro capillare ed enorme, portato avanti con tanta fatica e con la forza di volontà dei colleghi della struttura che mi hanno collaborato nel corso degli anni, e svolto in clima di aperta ostilità e continua contrapposizione con la politica, l'utenza esterna e i colleghi funzionari delegati "controllati", e di grande solitudine ed isolamento che ha continuato sino alla recente cessazione dal mio ufficio.
Per questo voglio augurarmi che quanto pubblicato sabato sul Giornale di Sicilia in ordine al cambio dei vertici disposto dall'assessore Stancheris degli uffici che si occupano di grandi eventi e di fondi europei (quest'ultimo da me dapprima occupato) sia stato malamente riportato e non getti ombra, ingenerosamente, sul mio faticoso e silenzioso operato.
DORA PIAZZA
già Dirigente Area 2 Sviluppo, analisi, bilancio, attivazione finanziamenti europei dell'Assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo
di NINO SUNSERI
Speriamo che la denuncia di Dora Piazza non rimanga un fatto isolato. Quel che scrive la dirigente è ancora più importante perché non si nasconde dietro l'anonimato. In certi ambienti è quasi un atto di eroismo. La sua lettera conferma tutti i dubbi più volte da noi espressi sulla gestione dei fondi comunitari. Sostanzia le parole di Franco Battiato che, durante il suo breve passaggio all'assessorato al Turismo, aveva accusato le gestioni precedenti che avevano lasciato i cassetti vuoti.
Le affermazioni di Dora Piazza squarciano il velo su sprechi che avvengono alla luce del sole perché frutto di complicità nascoste. Si capisce anche il sospetto con cui Bruxelles esamina i giustificativi di spesa che arrivano da Palermo. Secondo le accuse della Procura, il malaffare si è infatti impadronito dei fondi provenienti dall'Unione europea, gli unici ormai su cui invece lo sviluppo dell'Isola potrebbe fare affidamento.
Come stupirsi della circospezione degli uffici della Commissione Ue che comincia a chiedere la restituzione di fondi il cui utilizzo appare tutt'altro che trasparente? L'organizzazione dei Grandi eventi presso l'assessorato al Turismo è stata ora decapitata dall'intervento dei pm. Ma non basta. Come denuncia Dora Piazza, è proprio il sistema dei controlli amministrativi che è saltato. La burocrazia, invece che a servizio dei cittadini, pensa ad arricchire se stessa e i padrini politici di turno. E allora serve la rivolta degli onesti. Solo la loro indignazione e la loro ribellione può aiutare la bonifica. Un atto di alto contenuto etico ma anche pratico. Le risorse ormai scarseggiano e, come si vede, i controllori europei sono diventati particolarmente occhiuti. Senza il rispetto delle regole, le più penalizzate sono le fasce meno fortunate della popolazione perché private dell'impulso allo sviluppo offerto dalle risorse provenienti da Bruxelles. Ma soffriranno anche i dipendenti della Regione che vogliono fare il loro lavoro. Ed è proprio la loro ribellione il primo passo per cambiare le cose.
A tu per tu: «Turismo, denunciai irregolarità»; «Se gli onesti decidono di parlare»
Sulla gestione dei grandi eventi interviente la funzionaria che ha guidato l’ufficio della regione
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