PALERMO. «Mi aspetto che oggi sia una giornata di grazia. Il cuore di tutti noi possa battere con gli stessi sentimenti di Pino Puglisi, che sono i sentimenti di Cristo». Il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, è raggiante. Custodisce l'ansia per un evento «sognato e aspettato da tanto tempo, fin dal momento della sua morte», ma mostra la serenità di chi ha raggiunto l'obiettivo che si era prefissato, portare a compimento la causa di beatificazione del primo martire ucciso dalla mafia.
EMINENZA, MISSIONE COMPIUTA? «Il fatto che il Signore mi ha fatto vedere il giorno in cui Pino Puglisi verrà proclamato beato mi fa esclamare: posso morire in pace, perché ho visto l'amore di Dio verso questa città di Palermo, verso la Chiesa. Perché Pino Puglisi è un martire della Chiesa, apprezzato ovunque, basti pensare alle piazze, alle scuole intitolate a lui. In tutti i comuni c'è qualcosa che parla di Pino Puglisi e, quindi, della necessità di un rinnovamento di vita».
L’INTERVISTA INTEGRALE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.