Mercoledì 27 Novembre 2024

Imu, Sangalli: male non aver incluso le aziende

«Non vi aspettate miracoli dal decreto», aveva annunciato il premier, e i miracoli, difatti, non sono arrivati. Troppo corta la coperta a disposizione del Governo, troppo precario l'attuale equilibrio finanziario per superare i provvedimenti varati da Palazzo Chigi. Un miliardo per la Cassa integrazione in deroga, sospensione dell'Imu sulla prima casa fino al 16 settembre, in attesa di una riforma complessiva. Soddisfatti i ministri. Critico il numero uno di Confcommercio e Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, impegnato in questi giorni nel Roadshow «ImPresa diretta con il territorio», tour di assemblee dedicate ai problemi economici delle Pmi che ha fatto tappa a Messina. PRESIDENTE, L'ESECUTIVO POTEVA FARE DI PIÙ?
«Male non avere incluso le imprese nella sospensione dell'Imu, compresi naturalmente alberghi e negozi. Sarebbe stato un segnale concreto per le aziende, considerato anche il debutto della Tares e il previsto aumento dell'Iva. Abbiamo chiesto espressamente che tutti gli immobili strumentali, intendendo per tali tutti quelli necessari allo svolgimento dell'attività economica, fossero esclusi dal pagamento Imu. Questo perché tali beni non rappresentano una forma di accumulo di patrimonio ma sono essenziali all'esercizio dell'attività d'impresa. È una misura che va attuata quanto prima perché, tanto per rendere l'idea dell'entità di questo fardello, dei quasi 24 miliardi di gettito Imu del 2012, la metà è stata a carico delle aziende. Speriamo che nella revisione complessiva della tassazione degli immobili, prevista entro fine agosto, si trovi il modo di escludere gli immobili strumentali. Quanto al rifinanziamento della Cassa in deroga, è un intervento che va nella giusta direzione perché in questo modo si sostengono i redditi delle famiglie».
L’INTERVISTA COMPLETA NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA OGGI IN EDICOLA.

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