Che cosa pensare di una commissione d’esame che promuova tutti i candidati con il massimo dei voti? Difficile non sentire un sapore amaro di pastetta. Esattamente quello che succede alla Regione Siciliana. L’organismo di valutazione che deve dare un giudizio su funzionari e dirigenti è stato salomonico. Per non sbagliare ha dato il massimo dei voti praticamente a tutti. In questa maniera non ci saranno distinzioni: tutti avranno diritto al premio di produttività. Un bel vantaggio in busta paga. In base a questo giudizio la burocrazia regionale è iper-efficiente, iper-produttiva e iper-meritevole. Neanche una bocciatura, per quanto piccola.
Difficile trattenere un conato di indignazione. E bene fa l’assessore Valenti a dire che bisogna intervenire e trasformare tutto quanto, dando spazio alla meritocrazia. Per arrivare a questo risultato del «tutti promossi» non serviva certo una commissione che, magari, avrà anche incassato una speciale indennità. Speriamo, almeno, che siano arrossiti mentre firmavano. Non per la vergogna (figuriamoci!) ma almeno per le grandi risate che si stavano facendo alle spalle di tutti i siciliani onesti. Primi fra tutti i dipendenti della Regione che realmente avrebbero meritato il premio.
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