Mercoledì 27 Novembre 2024

Formazione, che sia vera riforma

L’assessore Scilabra vuol mettere le mani sul sistema dei corsi di formazione in Sicilia. Un mostro che divora ogni anno centinaia di milioni a fronte di risultati inesistenti. Una macchina infernale che funziona solo per dare uno stipendio ai formatori e appagare le fameliche clientele che si celano dietro gli enti.
L’operazione di bonifica è lodevole. Non solo punta a far pulizia di un sottobosco in cui si annidano parassiti di ogni genere ma, soprattutto, vuol dare una prospettiva ai giovani che frequentano i corsi. Un salto di qualità importante in direzione dell’efficienza. Verrà quindi costruito un percorso premiale per gli enti che riescono davvero ad avviare verso un lavoro i loro studenti. Sono previsti dei bonus per chi riesce a collocare i giovani in azienda: cinquecento euro per un contratto a tempo determinato di 12 mesi che salgono a 750 se l’estensione arriva a 24 mesi o con contratto di apprendistato. Mille euro se il contratto è a tempo indeterminato. Finalmente. Solo una domanda: e gli enti che invece non ottengono alcun risultato? Va bene premiare imigliori. Ma gli altri? Tenerli indenni toglierebbe significato al premio. Se la sopravvivenza è comunque assicurata, è facile immaginare che nessun ente si darà molto da fare. Tutto continuerà come prima e forse peggio. Il premio ha senso solo se, dall’altra parte, c’è una penalità per l’incapacità. Un po’ di coraggio, assessore. Altrimenti non serve a niente. fondi@gds.it

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