«Non è stata una ”comunicazione di servizio'” ma un atto di Magistero: Benedetto XVI ha ricordato che il mondo di oggi è soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede. Il che conferma che l'Anno della fede sarà la grande eredità che il Papa teologo lascia alla Chiesa. E sarebbe interessante sapere se l'enciclica sulla fede che era stata annunciata a questo punto sarà diffusa prima o dopo il 28 febbraio».
Giorgio Bernardelli, giornalista e scrittore, è un attento osservatore delle dinamiche ecclesiali. Scrive per Mondo e Missione e coordina un fortunato blog www.vinonuovo.it, spazio aperto di discussione su Chiesa e cattolici in Italia, con la partecipazione dei maggiori vaticanisti italiani.
COSA ACCADRÀ ADESSO? «Difficile dirlo. Sono convinto che non sarà un Conclave dagli esiti scontati, ma che anzi si prepara qualche grossa novità. Potrebbe essere il Conclave della sorpresa, come fu il secondo del 1978, dopo la morte di Papa Luciani».
CIRCOLANO GIÀ DEI NOMI? «Si sono scombussolati gli equilibri, è difficile capire bene cosa succederà. Di certo, non esiste in questo momento un candidato forte, che possa mettere d'accordo gran parte dei cardinali. Diffido dell'elenco di nomi di papabili che vengono fatti in queste ore. Sì, sono convinto che ci sarà qualche sorpresa».
L’intervista completa sul Giornale di Sicilia in edicola.