Mercoledì 27 Novembre 2024

Quegli esempi da seguire

di NINO MEZZATESTA Linda Vancheri e Antonino Zichichi rinunciano all'auto blu. Si sposteranno con le vetture personali. L'assessore alle Attività produttive anche in motorino, quando possibile. Esattamente come faceva in precedenza, quando lavorava nella Confindustria nissena. Un piccolo segno, certamente. Non è da queste rinunce che partirà il risanamento dei conti pubblici. Tuttavia una dimostrazione di sobrietà che aiuta a combattere l'anti-politica. L'Ars, in questo momento, è attraversata dalle accuse ai «pianisti» sollevate dai grillini. Un gruppo di deputati, a quanto pare molto folto, non si presenta in aula . Presta il tesserino a qualche collega che vota al suo posto. Così anche il parlamentare fannullone può incassare l'indennità di presenza. Una girandola che, da quanto si capisce, coinvolge buona parte dei gruppi parlamentari. Che dire? Cambiano i componenti dell'Assemblea ma le cattive abitudini restano. Un altro scandalo all'orizzonte mentre non si è ancora spenta l'eco sulla gestione, a dir poco allegra, dei rimborsi assegnati ai gruppi parlamentari. La rinuncia all'auto blu dovrebbe essere un riferimento anche per gli altri colleghi di giunta. Non è populismo, ma solo rispetto. Mentre a tutto il Paese viene richiesto un supplemento di sacrifici appare particolarmente odiosa l'esibizione dei segni del potere. Fra tutti i simboli del potere la vettura di servizio è quello più antipatico. Tanto più che il suo utilizzo è accompagnato dal diritto di trascurare le regole della circolazione stradale: dalle corsie preferenziali all'accesso alle zone a traffico limitato. Per non parlare dell'abitudine più disprezzabile: l'impiego del mezzo di servizio per utilizzi personali. Un autentico abuso che, più di una volta, ha provocato l'intervento della magistratura. Ora dall'assessore Vancheri e dal professor Zichichi arriva un segno di sobrietà. Lo stesso che ha tolto l'auto di servizio personale ai capi di gabinetto. Per disposizione del Presidente Crocetta i mezzi ora sono di meno e «in comune» all'autoparco. Risparmio previsto 400 mila euro l'anno. Benvenuti.

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