di NINO SUNSERI. La decisione dell’assessore va accolta con il massimo dell’interesse come tutte quelle che introducono elementi di flessibilità e di libertà nel sistema. In un momento di difficoltà non si possono mettere barriere. L’attività imprenditoriale deve svolgersi nella pienezza delle sue possibilità. Questo non vuol dire mancare di rispetto alle regole. Semplicemente abolire quelle inutili o pensate per giorni migliori. Già sugli orari di chiusura sono stati fatti importanti passi avanti. Ora è molto più facile trovare negozi aperti la domenica o nelle altre festività. Chi scrive ha avuto la possibilità di fare la spesa a Capodanno. Ne hanno tratto beneficio sia la qualità della tavola sia il conto economico della bottega. Non si capiscono i motivi dell’opposizione. Il commercio è attività di servizio: l’interesse da preservare è quello del cliente che, siccome paga, ha tendenzialmente sempre ragione. L’impresa deve essere organizzata attorno a questo parametro. Sarà la concorrenza a decidere la sopravvivenza. L’omogeneità dei comportamenti su orari e saldi fa solo gli interessi dell’azienda. È giunto il momento di cambiare perché il vecchio meccanismo non funziona più. Non facciamoci sfuggire anche stavolta l’occasione, l'unica via per uscire dalla crisi.