Mercoledì 27 Novembre 2024

Bandi per assumere in una partecipata, per favore fermatevi

Gli ammonimenti del presidente Crocetta sono caduti nel vuoto. Aveva annunciato la scure sulle aziende partecipate e l’inizio di una grande operazione-verità sul loro stato di salute. Quelle strutturalmente in perdita (quasi tutte) andranno chiuse. Per le altre si vedrà. Regole di buona amministrazione, e soprattutto di buonsenso, imporrebbero agli amministratori comportamenti adeguati.

Invece giunge notizia di nuove assunzioni a tempo, cioè di altri contratti di consulenza, nuove manciate sparse di clientela. A farsene protagonista la società Parco Scientifico e Tecnologico sulla scia della fabbrica di nomine e consulenti che ha contraddistinto il governo appena uscito da Palazzo d’Orleans. Così spunta un bando per l’ingaggio di cinque esperti per sei mesi. Le regole del bon ton istituzionale imporrebbero comportamenti molto diversi.

Soprattutto in presenza di una dichiarazione molto impegnativa da parte del Presidente proprio sulle società partecipate. Invece niente. Certo già immaginiamo le giustificazioni: che i contratti derivano da precise necessità di servizio; che la procedura era partita da tempo e che solo per una maldestra casualità il bando è stato pubblicato su internet dopo le dichiarazioni di Crocetta. Sicuramente le stesse motivazioni che stanno dietro al nuovo pacchetto di assunzioni negli ospedali e nelle aziende sanitarie di Catania e Messina.

Sarà davvero così o non si tratta piuttosto dell'ultimo colpo di coda di un metodo politico finalizzato a raggranellare consenso? Ecco perché Crocetta, per non erodere il patrimonio di credibilità di cui gode, dovrebbe bloccare le nuove assunzioni nelle partecipate. Prima vanno verificate le piante organiche, i bilanci, i carichi di lavoro, e solo in caso di effettiva necessità ci sarà il disco verde. Ma siamo sicuri che, data la situazione, l’unico colore possibile è il rosso che impone l’alt.

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