Già dopo i primi annunci, il rinnovamento di Gds.it, che parte da oggi, suscita consensi. I complimenti sono molti. La cosa ci fa piacere. Vorremmo, tra i tanti commenti, citarne due. Scrive Giorgio: «Era ora! La Sicilia non è solo Palermo e il vostro giornale ha le edizioni provinciali da molto tempo». E ancora Filippo che scrive: «Io sono palermitano ma mi sembra giusto allargare a tutta la Sicilia le notizie in dettaglio altrimenti si chiamerebbe il Giornale di Palermo». Giorgio, quando ricorda che il giornale di carta stampata ha «le edizioni provinciali da molto tempo», conferma l’idea che abbiamo da anni. Quanti leggono il nostro sito lo vivono come la versione on line del giornale cartaceo.
E si aspettano che il sito ne ripeta le forme e i contenuti. Filippo invece, quando ci invita a evitare il rischio di essere solo «il Giornale di Palermo», pone un problema che già nella carta stampata abbiamo affrontato e risolto. Siamo in edicola con un quotidiano che cambia nove volte la sua prima pagina. Allo stesso modo Gds.it sarà il sito che offre ad ogni cittadino dell’Isola la possibilità di trovare il sito «della sua città». Scegliamo questa linea perché siamo, al di là di ogni apparenza talvolta fallace, il giornale dell’Isola. Nel passato, come ricorda Francesco Renda, per più di un secolo e mezzo, ha calzato come un guanto, «nel bene e nel male», la storia della Sicilia. Farà di tutto per mantenere questo ruolo nel futuro.
Lo farà cercando sempre di stare «nel suo tempo» ma al passo con i tempi. Nel mondo globale la Sicilia, come ogni angolo della terra, ha rapporti sempre più stretti col mondo. Notizie e fatti un tempo nazionali o mondiali diventano oggi «locali». E proprio chi sta on line localizza ogni giorno sempre di più i fatti del pianeta. Terremo conto di tutto questo proprio quando il sito stabilisce un rapporto più stretto con i suoi territori, con le sue province, con i suoi quartieri. Ci guarderemo bene dal separare le province dal mondo. Faremo di tutto, invece, per far conoscere il mondo nelle province.
L’altro obiettivo che da oggi ci poniamo è quello di essere sempre più multimediali. Il Giornale di Sicilia cambia pelle. Non vuole essere solo un giornale, un sito, una tv e una radio tra loro distinte e distanti. Ma sempre più un polo dove radio e televisione, sito on line, mondo web e carta stampata intrecciano linguaggi e contenuti per far sapere, secondo un nostro slogan, tutto a tutti in tutti i modi. Così il Giornale di Sicilia, che portate a casa, lo potete nello stesso tempo sfogliare, dietro abbonamento, su Gds on line, aprendo un computer o cliccando su un iPhone o un iPad. Attraverso il sito potrete comunicare con il quotidiano stampato, dove ritrovate commenti sulle notizie scritte on line. Potete salire anche voi attraverso internet sul camper per raggiungere i luoghi delle notizie segnalate dai lettori inviati alla nostra radio (Rgs) con gli sms, e diventare ospiti delle sue trasmissioni. Tutto questo farà diventare Gds.it più ricco e più completo. Perché aumenteranno le foto e i video e saranno sempre di più i fatti che potrete in uno stesso tempo leggere e vedere attraverso i filmati autoprodotti o realizzati dalla nostra televisione (Tgs). Ma infine faremo sempre di più per essere il «vostro» sito. Abbiamo deciso di aumentare le occasioni di dibattito e di confronto. Scrivete e commentate sempre di più. Le vostre critiche, i vostri giudizi saranno la nostra forza. I vostri commenti avranno spazio in tutti i media del gruppo. E cercheremo di stare meglio insieme in un’isola dove gli spazi di democrazia reale sono pochi. Sapendo che questa Sicilia, proprio grazie a una più forte democrazia, può diventare migliore.
Una ultima considerazione riguarda noi, editori e giornalisti, costretti a vivere nei tempi bui. Il bel successo ottenuto dal sito non ci fa dimenticare la crisi della carta stampata, il motore principale del nostro gruppo che condiziona tutto il resto. Di essa abbiamo già dato conto ai nostri lettori.
Una crisi epocale che vede i giornali di carta sopraffatti dai nuovi media, i quali possono offrire tutto in tempi più rapidi e gratis. Talora o spesso diffondendo filmati e articoli tratti dai giornali e dalle tv che per realizzarli affrontano dei costi. Quando crisi epocali di questa portata colpiscono settori strategici devono intervenire i governi. Da noi i governi stanno fermi. Oppure, peggio, intervengono male: finanziando, come succede in Italia, giornali di partito a danno di voci indipendenti. Se stanno fermi i governi, non stiamo fermi noi. Con la decisione del nuovo sito cerchiamo, utilizzando le nostre risorse, di proiettare il giornale nel futuro. Cercando di ottenere le attenzioni e le solidarietà dovute. Ammesso che le risorse di cui disponiamo, decrescenti, consentano la sopravvivenza. Ma soprattutto cerchiamo di veder crescere il consenso dei lettori. La cosa che, da sempre, ci interessa di più.