Pensate ca sabatoria verso le due di doppopranzo ci dovrebbe essere addiritturamente un temporale coi giummi con tanto di catate d’acqua lampi e truona. Questo dicono i scinziati di cui confermano quanto segue: domani, iurnata della Via Crucis, tempo buono, passiate autorizzate; sabato tempo discreto, tranne – appunto -, il temporale. Ma poi scarmisce e si mette un poco più quieto; domenica con qualche sbrizziata di prima mattina ma poi soprattutto un Ponente camurruso. Un poco di freddino rispetto ai giorni passati ma certo no di starisi rintra. E lunedì una bella scampagnata non ce la può levare nessuno.
Detto quanto sopra bisogna dire che il malotempo che hanno lassopra non è conto che, zammete, e arriva qua automatico. Ricordatevi che un anti ciclone che ci protegge un poco, e magari non ci fa arrivare il peggio proprio a timpulata, lo abbiamo sempre. Così quando la pressione alta e la pressione bassa sono una accanto all’altra ci sono un poco di cose contrarie che si trasformano in tempo variabile assai. Allora può essere che ti scanzi il temporale che era dato per sicuro, o che ti assuppi quello che non era previsto. Vi correi ricordare che siamo ai primi giorni di aprile, non di giugno. E che pensate che già è estate? Fatela sfogare questa primavera che, ad onor del vero, mi pare che infino a ora, sta facendo il suo dovere regalandoci settimane di tempo buono e provocando l’anticipo di un fenomeno classico del passaggio tra primavera e estate: i fimnmini si livari i quasetti. Sarà che l’occhio ancora mi pende, ma ci fici caso che ormai non si possono mentere più le lecchins perché se no ci squarano le cosce. Così saltarono i collant e passarono direttamente a niente. Questo lo dovrebbero appuntare nelle statistiche mete orologiche.
Oggi vitti a uno che era un altro classico: di laffuori (tedesco, polonese, sbetese), asta di banniera, bermuda, quasetta corta e sandalo francescano. La sua signora, pantalone, stivale, maglione e giaccone di trapunta. Ci volevo spiegare qualche cosa ma Nika mi tirò per farmi capire che, fatti i bisognini, si voleva arritirare per un sonnellino. E siccome in famigghia cumanna idda, mi arritirai.
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