Oggi parliamo di Scirocco. Ma non perché c’è Scirocco. Per essere precisi oggi c’è Mezzogiorno che arriva da Sud preciso e che chiamiamo “Sciroccazzo”, mentre lo Scirocco viene di Sud Est. Ma col Mezzogiorno sono cugini di primo grado.
Questo vento porterà qualche nuvola che quando la vedete non potete sbagliare perché sono nuvole spilazzati ca parono corpi di punzeddu abbagnato nella quacina e usato da un pittore (nel senso di anneratore) per dipingere nel cielo. La temperatura, ovviamente, domani se ne acchiana un pochino così con la mattinata presto ci sono dieci, undici gradi, ma già alle undici ce ne sono quindici per arrivare tra venti e ventuno verso le tre. Poi se ne cala di nuovo poco a poco. Tra una cosa e l’altra sarà così fino a martedì prossimo. E qua vi volevo.
Secondo quanto nni cuntava me nanna, lo Scirocco dura tre giorni. Poi piove e se ne va. Dovete sapere che c’è una poco di gente vero convinta che è così. E invece, parola di meteobilli, non è esatto.
Intanto non dovete scambiare lo Scirocco col Libeccio. Quest’ultimo soffia di sud ovest e arriva più umito. È il Libeccio che d’estate provoca il lippo nell’aria, l’afa umita ca pare marmellata sdivacata di sopra a voi che diventate una fetta sbiccottata. Lo Scirocco invece si fa sentire di più, pensate, a marzo e a settembre quando corre nel cielo ca pare il gran premio di Monntecarlo. Ma dove nasce? Quando è picciriddu si trova in braccio a una poco di masse d’aria verso le zone tropicali. Iddu accumincia a quariarisi e addiventa secco come quando vi asciucate i capelli col Fon. Ora succede che a un certo punto lo Scirocchino si incontra con un’altra partita di bassa pressione che si muove verso Levante e che funziona come una fionda perché questo incontro “lancia” lo Scirocco e ci fa prendere velocità fino a soffiare anche a 100 chilometri all’ora.
Lo Scirocco secca l’aria, passa dal deserto e si carrica una poco di rina. Allora: nel Sud dell’Europa porta aria calda e secca e temporali, nel Nord invece provoca tempo freddo e umito. Per cui se ci sentite dire a uno stoccolmese che senti friddu perché c’è scirocco, non ci acchianate subito d’incapo per darci boffe perché avete ragione tutti e due.
Dalle parti nostre lo scirocco può durare da menza giornata e una settimana. Ma non è detto che dura tre giorni, né più né meno. E non è detto nemmeno che fa piovere e quando piove poi finisce. Il pobblema è che è un veto caldo e secco e se si incontra con una partita di aria fredda e umita la sciarra è garantita. Ma se questo incontro non c’è iddu se ne acchiana verso Nord e, passate le Alpi, addiventa freddo.
Ma nel frattempo ha scaricato tonnellate di rina rossa a tutti i banni. Comprese le robbe stese. Non parliamo delle machine che quando c’è scirocco nei lavaggi isano la banniera e ai semafori i marocchini raddoppiano la marcatura e allavancano cati d’acqua sopra i vetri che uno quasi quasi se li facesse buttare d’incapo.
Quelli che a noi siciliani non ci vogliono bene dicono ca a nuavutri nni piaci lo Scirocco perché è una bellissima scusa per non fare niente. Forse. Certo nelle case antiche c’era perfino la stanza dello scirocco che era al centro della casa, era la più umita e non aveva finestre. Là uno si ritirava e aspettava che se ne andava lo scirocco. E noi siamo così: ci siamo insegnati che quando arriva qualche partita di scirocco, noi ci chiudiamo nella stanza speciale e aspettiamo che passa. Tanto poi passa. E noi ci siamo sempre. Mia figghia dice che quella che ho scritto è una metafora che io non so che significa. Metà fuora? A mmia mi pari tutta rintra.
Comunque non vi porcupate perché quello che comincia domani è Scirocchino e non dovrebbe portare nemmeno tanta rina.