Il problema dell'evasione fiscale è un problema atavico che si trascina nel nostro Paese da anni e anni e che è diventato un cancro per tutti. Grazie ad essa tantissime persone si sono arricchite, hanno eluso il fisco con noncurance e se ne sono pure vantati. I più fessi, come al solito, abbiamo adempiuto al nostro dovere di cittadini e ne abbiamo coperto le magagne. Ora che siamo arrivati alla resa dei conti e siamo sulla melma fino al collo, lo Stato vuole correre ai ripari e cerca, in qualche modo, a mio avviso sbagliato, di recuperare quanti più evasori delinquenti possibili. Si fanno blitz, si cerca di inasprire la legge sull'evasione, insomma, si sta scoprendo l'uovo di colombo. Io, che non sono un politico, non sono un genio, non sono un economista, ma sono solo uno dei tanti cittadini fessi di questo Paese che ha un reddito fisso e come tale ha pagato fino all'ultimo centesimo allo Stato, avrei risolto in buona parte il problema dell'evasione fiscale consentendo a tutti noi contribuenti di portare in detrazione una parte di ogni qualsivoglia spesa effettuata nell'anno (spese alimentari, vestiario, spese scolastiche, acquisto mobili, e chi più ne ha più ne metta) ad eccezione delle spese voluttuarie e di lusso. Cosicchè chiunque di noi anche se acquista una cipolla, una caramella, un chiodo, si farebbe rilasciare lo scontrino fiscale o fattura che dir si voglia, anche per un solo centesimo. In molti Paesi, ciò avviene da anni, da noi no. Allora non prendiamoci in giro, l'evasione fiscale continuerà a proliferare, e i fessi continueranno a pagare. Se non c'è un motivo per farsi rilasciare la fattura fiscale chiunque, pur di risparmiare qualche euro, agevolerà sempre il commerciante o il professionista e sarà suo complice nell'evasione fiscale. Grazie
Pippo Scandurra
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