Egregio Direttore,
una piccola ma bella notizia sta per “raggiungere” le vie di Palermo: la Toponomastica del Comune intitolerà una via a Indro Montanelli, giornalista acuto, scomodo, raffinato e intelligentemente generoso. Nel dare la “Notizia” ai tantissimi lettori che lo seguirono nella sua bellissima ed impegnativa cavalcata professionale, che ha segnato un solco, oserei dire una traiettoria etica, una sorta di bussola sociale da seguire. Alla città di Palermo mancano tante cose, prima di tutto una classe politica degna di questo nome e con la triste aggravante di non vedere all’orizzonte un’alternativa. Palermo oggi si ritrova senza un sindaco perché, come un pavido Schettino, Cammarata ha abbandonato (in terra ferma) la bellissima “Nave Panormus” al proprio destino dopo averne abbondantemente usufruito egoisticamente comodità e privilegi dentro le belle stanze di Villa Niscemi. A questo punto, da cittadino palermitano, nella mente mi balena un piccolo pensiero: perché non prendere in considerazione di candidare un giornalista di spessore alle prossime elezioni? Dopotutto il compianto Giuseppe D’Avanzo scrisse “Che un’inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza. Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere, e se ne fa custode nell’interesse dell’opinione pubblica”.
Cordiali saluti.
Davide Martinez