Giovedì 02 Maggio 2024

I botti e il divieto più disatteso

Che sarebbe stato il divieto più disatteso di un disgraziatissimo 2011 non c’era alcun dubbio già alla vigilia. Quelle decine, centinaia, di sindaci che sembravano fare a gara a chi avrebbe firmato per prima l’ordinanza anti-botti, facevano sorridere anche il più ingenuo dei bambini. Chi per salvare la già compromessa salubrità dell’aria, chi per proteggere le coronarie di cani e gatti terrorizzati dalle esplosioni, chi per scongiurare danni a uomini e cose, chi semplicemente per desiderio di emulazione più o meno indotto. Risultato: nella notte di San Silvestro degli italiani le esplosioni hanno risuonato ad ogni latitudine, neanche si fosse nella Beirut degli anni Ottanta. E il bilancio è stato come al solito drammatico, come raccontiamo in questa pagina. Perchè che le ordinanze dei sindaci scoraggiassero gli aficionados dei botti era pia illusione. E probabilmente è quello che devono aver pensato anche Alemanno a Roma e De Magistris a Napoli, unici a non unirsi al listone. Solo che, ironia della sorte, i morti sono arrivati proprio nell’Urbe e alle porte della capitale mondiale di bombette e tricchettrac. La verità è che purtroppo non basta firmare anatemi e minacce penali per bloccare un’irresponsabilità così dilagante. I sequestri di vere e proprie bombe - vietatissime e illegali già senza ordinanze sindacali - sono centinaia ad ogni giro d’anno. Ma la cosa non scoraggia l’enorme smercio di queste diavolerie rumorose e pericolose. Per non parlare di chi si diverte a impugnare pistole e sparare da balconi e finestre. Poi, alla resa dei conti, c’è chi paga con una mano, un braccio, un occhio. E chi con la vita. Ma lo trovano davvero così divertente?

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