Egregio Direttore,
questa volta, per fortuna, a Palermo non hanno ucciso nessuno, però qualcuno (bullo o “altro”?) ci ha fatto ricordare uno dei tanti morti ammazzati nell’amata Palermo: e questo si chiama Enzo Fragalà, vandalizzando la lapide collocata in via Nicolò Turrisi, a due passi dall’ ”isolata cittadella” della Giustizia. Cosa dire, cosa pensare di questo gestaccio? E’ una burlata o peggio uno sfregio? No, non corre molta differenza fra le due ipotesi, rimane grave il fatto in sé, un gesto che offende e ferisce ancora una volta le nostre coscienze e ci tengono prigionieri nel recinto del malaffare e del degrado che ogni giorno il Giornale di Sicilia denuncia.
Davide Martinez
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