Gentile Direttore,
ad un anno dalla morte è doveroso ricordare Michele Perriera, un intellettuale di cui Palermo dovrebbe essere orgogliosa.
Purtroppo i pregiudizi ideologici spesso cercano di offuscare il valore intrinseco delle persone. Quante volte ho sentito dire: Perriera è stato avversato perchè era un comunista! Ma per me, che sono di formazione cattolica, è stato anzitutto un modello inarrivabile, un grandissimo scrittore e uno che ha speso tutta la vita nella sua passione immensa per il teatro.
Nel teatro ha cercato vie nuove, ha sperimentato puntando sui giovani, creando una scuola di cui oggi si vedono i frutti. E poi è stato un uomo di cultura a tutto campo: si è posto sempre con assillo l’obiettivo di cambiare Palermo, di ridare un’anima a questa città troppe volte saccheggiata e svuotata delle proprie radici. Non possiamo dimenticarlo.
Pippo La Barba, Palermo
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