I primi ad andarsene sono sempre i migliori, parola di Maurizio Zamparini. Anno dopo anno, infatti, i beniamini del ‘Barbera’ vengono immolati in nome di una plusvalenza (e talvolta venduti in saldo!): quest’anno -ahinoi- è stata la volta del ‘Flaco’ Pastore. A rendere più difficoltosa quella che gli psicologici definirebbero ‘elaborazione del lutto’ è il (consueto) crescendo d’emozioni che contrassegna la fase delle trattative: un mosaico di dichiarazioni, più o meno oscure, e repentine smentite con le quali si offende puntualmente la nostra intelligenza. Orbene, se questo è il ‘progetto - Palermo’ (spendere poco e vendere bene), si accetti serenamente il verdetto del campo, senza addossare tutte le colpe all’allenatore di turno. Ma, soprattutto, ci si premuri di evitare demagogici proclami (del tipo ‘fra qualche anno punteremo allo scudetto’) e continui paragoni fra la tifoseria rosanero e quella partenopea: se il Napoli fa molti più abbonamenti evidentemente ci sarà qualche motivo. Caro Presidente, credo di parlare a nome dell’intera città nell’affermare che Le saremo sempre grati per quelli che ha fatto, che fa e continuerà a fare per il Palermo e la città di Palermo: è grazie a Lei che un giorno potrò raccontare ai miei figli di aver visto giocare Pastore e tanti altri campioni all’ombra del Pellegrino, di aver preso parte all’ ‘invasione’ di Roma del 29 di Maggio, di aver seguito la mia squadra in Europa League e lungamente accarezzato il sogno Champions. Tuttavia, voglio ricordarLe che quanti hanno ammansito la folla con ‘panem et circenses’ difficilmente sono usciti vittoriosi dall’inesorabile giudizio della storia. Mister Rossi ha saggiamente ricordato che ‘allenatori, calciatori e Presidenti passano mentre il Palermo rimane’: un giorno anche Lei passerà ed io vorrei ricordarla come un grande Presidente, leale e coerente. Inoltre, sappia che quanti continueranno a riempire il ‘Barbera’, me compreso, non sono degli stupidi o degli ingenui. La vera ragione è che l’amore non sente ragioni, non ha condizioni: si ricordi che lei ci mette i soldi ma noi ci mettiamo i sentimenti!
Fabrizio Guercio, Palermo
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