Mi rendo conto che a Palermo non ci si può più stupire di nulla ma spiegare a mia figlia che la prostituzione consumata in angoli neanche tanto nascosti, senza un minimo accenno di restrizione nè di controllo, è veramente arduo. A piazza XIII Vittime, cuore del water front che alcuni politici vantano di restituire alla cittadinanza, si assiste ogni sera ad uno spettacolo a dir poco schifoso. Le prostitute si concedono tra le aiuole della piazza, si fanno rudimentali bidet sotto i lampioni ed ogni tanto, bene che vada, litigano e si accoltellano. Sera per sera, notte per notte. Vorrei capire secondo quale principio, coloro i quali si sono assunti l'onere sociale di far applicare le leggi non debbano intervenire, nonostante ripetutamente chiamati. Vorrei dal signor sindaco capire il perchè del suo disinteresse al problema. E se ciò avvenisse sotto gli occhi di sua figlia? A parte il fatto che per la mancanza di attuazioni restrittive sulla prostituzione per strada nella nostra città, abbiamo dovuto assistere ad una scellerata immigrazione di prostitute che non hanno più potuto operare in quei luoghi dove il problema se non risolto, è stato affrontato come tale. Ho capito mio malgrado che basta non essere definiti mafiosi, al di là dell'esserlo o meno, per poter fare qualsiasi cosa, nella nostra città, anche le puttane per strada.
Mario Piacenti, Palermo
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