L’agricoltura è stata 150 anni fa uno degli elementi determinanti del processo di unificazione del Paese e nello stesso modo oggi può contribuire decisivamente a farlo uscire dalla crisi. Si tratta di un settore dinamico, che dimostra una vitalità economica che non tutti conoscono.
Dal mio insediamento ho avuto modo di dialogare con tutti i protagonisti del comparto agroalimentare e di conoscere approfonditamente i nostri punti di forza e le criticità da affrontare. È importante sottolineare come l’agricoltura oggi costituisca un pilastro per la nostra società, capace di far registrare dati positivi ed anticiclici.
Le chiavi del nostro successo nel mondo sono qualità e sicurezza, due facce della stessa medaglia, due punti fondamentali del nostro impegno di governo. La qualità è la premessa fondamentale per competere nel mercato globale e garantire ai consumatori prodotti di elevato valore. Su questo fronte ci stiamo impegnando nel coordinamento delle risorse di promozione per sostenere la vendita delle nostre eccellenze in Italia e nel mondo. La sicurezza, d’altro canto, è basilare per salvaguardare la fiducia dei cittadini nei loro acquisti. Non è un caso che l’ultima emergenza del cosiddetto “batterio killer” Escherichia Coli non abbia riguardato prodotti italiani. Come ministro ho dato assoluta priorità al potenziamento dei controlli e al coordinamento degli organismi alle dirette dipendenze del ministero: i carabinieri delle politiche agricole, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, il corpo forestale dello Stato e le capitanerie di porto – guardia costiera.
Un’altra questione che mi sta a cuore sono le politiche per il Sud: quest’anno per la prima volta l'agricoltura è entrata a pieno titolo nel documento di politica e programmazione economica, con iniziative che riguardano l'infrastrutturazione idrica del Mezzogiorno, punto iniziale strategico per dare un futuro al nostro sistema. L'agricoltura vive di acqua e di trasporti ed è nostro compito iniziare a colmare il gap che divide in due l’Italia da troppo tempo. Sul tema delle risorse idriche tra i primi provvedimenti presi dal ministero c’è stato lo sblocco di oltre 1.800.000 euro a favore dei Consorzi di Bonifica di Palermo, Agrigento, Enna, Gela, Caltagirone e Catania. Sono interventi necessari per restituire competitività alla Sicilia. Questa terra rappresenta di sicuro un bacino fondamentale per l’economia agricola nazionale, con produzioni d’eccellenza che sono diventate nel mondo veri e propri simboli del Made in Italy. È necessario che abbia una rete di infrastrutture di livello, anche aeroportuali e penso alla possibilità di uno scalo commerciale a Comiso che favorisca l’export dei nostri prodotti. Contemporaneamente dobbiamo migliorare nella comunicazione e nel marketing del brand Made in Italy o Made in Sicily. I dieci milioni di euro stanziati dall’ex Agensud per il sostegno alla promozione dei prodotti sono uno degli esempi operativi di questa politica. Ritengo necessario un coordinamento degli investimenti, per non sprecare le risorse e mettere in campo azioni che abbiano come obiettivo primario quello del sostegno del reddito degli agricoltori. Dobbiamo stimolare i produttori ad unirsi, a consorziarsi per avere un maggior peso contrattuale anche con la grande distribuzione, sbocco commerciale irrinunciabile. Su questo fronte ho già avuto modo di incontrare i rappresentanti della Grande distribuzione italiana ponendo sul tavolo di confronto i temi dei pagamenti, dei prodotti sottocosto e della promozione dei prodotti a chilometro zero. L’agricoltura ha la possibilità di diventare un traino per l’economia nazionale, grazie al sistema qualitativo che ne regola la produzione, ai controlli che come Ministero stiamo intensificando a tutela dei consumatori.
La produzione Made in Italy è sicura, certificata, tutelata da norme all’avanguardia sull’etichettatura. Proprio su questo tema nei giorni scorsi ho firmato un decreto che consentirà ai consumatori di poter finalmente leggere in maniera chiara e comprensibile quanto riportato sulle etichette di alimenti come la carne bovina, l’olio d’oliva, il latte, il miele e i prodotti ortofrutticoli. Come Governo siamo costantemente impegnati nel sostenere i consumi, creando le condizioni anche legislative, affinché i cittadini siano informati e protetti nelle loro scelte d’acquisto, specialmente in quelle alimentari.
* MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI