Domenica 28 Aprile 2024

Gesip, lavoratori col fiato sospeso E un'intera città in ginocchio

Quanto ancora dovranno attendere le duemila famiglie rimaste senza un reddito dopo il tracollo (più che annunciato, ma a Palermo le emergenze è vietato prevenirle) di Gesip? E soprattutto, quanto ancora dovranno tutti i palermitani sopportare il peso di una vertenza che viene fatta pagare a caro prezzo a un’intera città? Anche venerdì manifestanti in strada, traffico nel caos e tensione alle stelle. Non bastano la rassicurazioni del prefetto, non bastano i continui viaggi romani del sindaco, non bastano i tavoli ministeriali, non bastano le tante ipotesi, ultima delle quali un’ordinanza di protezione civile che comunque non farebbe che prolungare un’agonia oggi senza soluzione. Niente: la città resta ostaggio di una protesta che nessuno è stato in grado di prevenire e nessuno è oggi disponibile a gestire. Siamo all’anarchia pura: i sindacati non controllano più le masse e se ne lavano le mani, i lavoratori (al momento ex tali, purtroppo per loro) non capiscono che così facendo si mettono contro una intera città, invece di chiederne conforto e sostegno. E intanto le decisioni non arrivano: uno stillicidio quotidiano che non giova a nessuno e danneggia tutti. Dunque è necessario che la politica arrivi a una decisione definitiva per il bene di Gesip e dell’intera città.

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