Il direttore dell'assessorato Attività Produttive, Marco Romano, ha annunciato che la "long list" dei 208 consulenti è pronta. Dovranno occuparsi delle pratiche relative ai finanziamenti di Agenda 2000. Romano ha garantito che si tratta di profili di altissima professionalità. Ma non ha voluto svelare i nomi. Il segreto è stato motivato con la delicatezza dell'impegno. L'omissis sui nomi evita le pressioni esterne. Giusto. Peccato che il ragionamento si può ribaltare. Proprio la delicatezza della funzione impone la massima pubblicità. La solidità delle scelte darà la misura della capacità di resistere alle tentazioni. Se dovesse prevalere la via restrittiva si determinerà una evidente asimmetria informativa: un ristretto numero di funzionari regionali sarà a conoscenza dei nomi e potrà sfruttare il vantaggio. Il grande pubblico resterà all'oscuro. E allora coraggio, caro direttore. Un po' di trasparenza. Pubblichi l'elenco. L'alibi della riservatezza regge poco. Come se il ministero dell'Istruzione tenesse nascosti gli elenchi delle commissioni d'esame per evitare raccomandazioni. Ma c'è di più. Romano ha garantito che la "long list" non costituisce nuovo precariato. Finito il lavoro tutti a casa. Davvero il direttore se la sente di assicurare che nessuno dei 208 chiederà l'assunzione in Regione? Sommessamente ci permettiamo di non crederci.
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