Qualcosa sembra finalmente muoversi. Il velo d’apatia che avvolgeva un’emergenza rifiuti tamponata per l’immediato, ma non ancora risolta per il futuro prossimo, si comincia a squarciare. È arrivato l’atteso nulla osta per l’utilizzo della quinta vasca di raccolta a Bellolampo. Ieri l’audizione all’Ars, opportunamente voluta dal presidente Francesco Cascio, ha chiarito ruoli e parti in campo. Domani a Roma, in un vertice sollecitato dal sindaco Diego Cammarata e convocato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, si dovrebbe iniziare a pianificare un ulteriore ampliamento della discarica, che ne allunghi la durata in vita di 12/18 mesi. Fin qui le buone notizie. Che però si mescolano fatalmente con un tourbillon di aleatorie previsioni e allarmanti prospettive: fra le prime quelle che continuano a rincorrersi sui tempi di durata dell’attuale discarica e di realizzazione dell’ennesimo ampliamento; fra le seconde, quelle di cominciare a caricare i rifiuti sui treni e attraversare lo Stretto perchè, dice l’assessore regionale Pier Carmelo Russo, al di qua di spazio per lo smaltimento presto non ce ne sarà più. Insomma, si continua a danzare un minuetto fra emergenza e attesa, che sembra più orientato a tamponare la falla attuale più che diretto a pianificare una soluzione definitiva. Il ministro Prestigiacomo è tornato a rilanciare l’ipotesi dei termovalorizzatori, che invece colpevolmente a queste latitudini si vorrebbero accantonare. Perchè? E quale sarebbe l’alternativa valida? Aspettiamo ancora una risposta.