
Una donna che seguiva un corso di formazione all’università di Palermo si è sentita male a causa del freddo che c'era nell’aula non riscaldata ed è andata in ipotermia. È stato necessario l’intervento del 118 che l’ha portata all’Ospedale Civico, dove si trova tutt'ora.
Nei giorni scorsi, sempre a Palermo, si era verificato un caso analogo in una scuola elementare, la Emanuela Loi di Passo di Rigano, dove una bimba di 10 anni era stata soccorsa e portata in ospedale.
Oggi è accaduto nell’aula 12 dell’edificio 19 di viale delleScienze, nella cittadella universitaria di Palermo. La donna, con altre persone, stava seguendo una lezione del corso per insegnante di sostegno. Dopo l’intervento dei sanitari i corsisti hanno protestato per le condizioni dell’aula e sono stati spostati in un altro edificio per proseguire le lezioni in una stanza riscaldata. «Da due settimane seguiamo le lezioni senza riscaldamenti in un ambiente gelido», dice un corsista.
«Abbiamo avviato un’indagine interna per appurare quanto sia accaduto e per prendere le dovute e necessarie misure in merito a questa situazione incresciosa e inaccettabile - dice il direttore generale dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Agnello -. Stabiliremo tutti i livelli di responsabilità e la funzionalità degli spazi sarà ripristinata al più presto. Seguiamo con assoluta attenzione le condizioni di salute della corsista».
14 Commenti
8Giuseppe Taormina
28/01/2023 18:37
È una vergogna, basta che per iscriversi si pagano un sacco di soldi.
alias
28/01/2023 19:24
Trova strano che in un Italia coperta da spesse coltri di neve, con temperature abbondantemente sotto lo O, l'unico caso di ipotermia si sia verificato solo in una scuola di palermo.
renzo
29/01/2023 08:20
Siamo unici non ci facciamo mancare nulla.
Geremia
30/01/2023 09:12
Forse perché nel resto d'Italia e al nord soprattutto i riscaldamenti funzionano? Ha perso un'occasione per tacere . Ma tanto è tutto inutile,le consiglio una lettura: l'inetto di Zola.
salvatore
28/01/2023 19:52
a mare semu!
Pasquino
28/01/2023 20:03
... e chissà quanti sono stati ricoverati quando non c'erano i riscaldamenti!
Indignato
28/01/2023 20:22
Ancora succedono questi casi è in accettabile, gli studenti che pagano le tasse si ritrovano in questi presupposti.
Tony
28/01/2023 21:05
Dimissioni subito dei responsabili
Marco
28/01/2023 21:49
Portatevi le tute da neve, sarebbe un bel messaggio a chi di dovere.
Isidoro
28/01/2023 23:09
Esagerati....ma siete in Sicilia ....ma quale freddo....da noi siamo a 2 gradi e si esce con maglioncini
Paolo
29/01/2023 01:08
Una vergogna, i politici pensano solo al loro stipendio
Marika
29/01/2023 09:42
Ma che c'entrano i politici? Qualche addetto dell università non avrà acceso i riscaldamenti.
Cittadino Attento
29/01/2023 08:07
Rettore UNIPA.... dove sei ? Che scusa stai formulando ? Dove sono i soldi per garantire servizi civili e non da terzo mondo ? Attendiamo una sua cortese ma soprattutto leale e approfondita risposta !
Angelo
29/01/2023 08:09
Inspiegabile con le temperature che di giorno sono intorno ai 10 gradi si possa andare in ipotermia
Plinio il vecchio
29/01/2023 09:00
Che debole questa gioventù . Ai miei tempi nelle scuole non c 'erano i riscaldamenti . E i maschietti mettevamo i pantaloni lunghi al liceo . Mi ricordo per riscaldarci le mani le mettevano sotto le gambe nude . Eppure abbiamo resistito, siamo sopravvissuti anche ai rimproveri degli insegnanti , e a quelli dei genitori , c'erano gli scappellotti terapeutici, vi abbiamo costruito il futuro. Ma noi ci vestivamo pesanti , maglia camicia, pullover , oggi si va a scuola in camicia , magari con i pantaloni appositivamente strappati , dove gli spifferi entrano da tutte le parti , cari genitori, fateli uscire vestiti d'inverno, ben pesanti, vedrete che sopravviveranno anche loro .
Ettore2
29/01/2023 09:49
Il rettore Midiri sta chiedendo all'intelligenza artificiale di trovare una soluzione...
Anna
29/01/2023 10:16
Vergognatevi tutti, amministratori, rettori , professori, andare in cerca delle responsabilità significa che nessuno fa il proprio dovere