
Si comincia con un palazzone di 60 utenze, tutte morose. Zona periferica della città. I tecnici dell’Amap andranno per «chiudere» la fornitura idrica. A Palermo si comincia, forse, a fare sul serio sul fronte della lotta a chi non paga le bollette dell’acqua. Questa situazione nel tempo ha creato profonde partite in sofferenza nel bilancio dell’azienda, che ora gestisce il servizio anche nella maggior parte dei paesi della provincia. Teoricamente c’è tempo sino al giorno prima del distacco per mettersi in regola con i pagamenti prima che l’azienda proceda alla materiale sospensione dell’erogazione.
Sono circa cinquemila le utenze (ciascuna spesso corrisponde non al singolo cittadini, ma a famiglie e intere comunità, quindi si può «moltiplicare» il numero dei morosi). Si tratta delle posizioni di quei clienti che nonostante diversi tentativi bonari e richiami formali degli uffici di via Volturno hanno deliberatamente scelto di non onorare i debiti: e nel caso di alcuni condomini o utenze commerciali gli importi sono milionari.
Fra i morosi ci sono anche alcune centinaia di eredi o nuovi proprietari degli immobili, che non hanno effettuato né voltura né il pagamento delle fatture intestate ai precedenti titolari. Tecnicamente si partirà la prossima settimana con i distacchi. La società ha anche preso contatti con la questura perché è facile supporre problemi di ordine pubblico rispetto all’esecuzione di questo tipo di provvedimento. «Siamo andati anche oltre i tempi di attesa e le procedure bonarie previste dalla normativa - spiega l’amministratore di Amap, Alessandro Di Martino -. Abbiamo cercato di evitare misure drastiche che provocheranno disagi agli utenti e aumenteranno le spese, anche legali, che dovranno sostenere».
Nei mesi scorsi, seguendo le procedure previste dall’Arera, l’authority che regola tariffe e procedure anche per le aziende del settore idrico, sono state avviate le operazioni di recupero dei crediti rivolte a circa 50 mila utenti, su un totale di circa 220 mila complessive servite da Amap. Fra questi spiccano circa ottomila «grandi morosi»: con una media pro-capite di oltre 6.500 euro di debiti, devono complessivamente all’azienda oltre 51 milioni. In una prima fase sono state inviate lettere di avviso bonario e successivamente, a coloro che non hanno avviato procedure di rientro del debito, una ulteriore comunicazione raccomandata col preavviso di distacco. Per la verità, la procedura in qualche caso è servita, perché ha portato alcune migliaia di utenti a regolarizzare la posizione: o saldando il debito o concordando un piano di rateizzazione fino a 36 mesi, con un incasso complessivo per l’azienda pari, a oggi, a oltre 12 milioni sui 50 in sofferenza. Il resto, però, ha scelto di non pagare.
Fra i morosi, comunque, ci sono alcuni enti pubblici per i quali non si può effettuare il distacco idrico «ma nei confronti dei quali - spiega Di Martino - avvieremo ora le operazioni di riduzione del flusso ove possibile e in ogni caso di recupero coatto delle somme, come già avvenuto in passato in situazioni simili. Una scelta purtroppo obbligata, che in ultima analisi porterà solo un maggior danno economico per le casse di questi enti. Quello che è certo - conclude il manager - è che non possiamo non intervenire con risolutezza, perché è nostro dovere tutelare le finanze dell’azienda, che vuol dire tutelare la qualità del servizio che eroghiamo agli utenti».
Gli interventi di interruzione della fornitura o di sua limitazione nei casi in cui la legge vieti il distacco totale (caserme, ospedali, scuole...) saranno nel tempo rese più agevoli dalla installazione, che comincerà dall’inizio del prossimo anno, dei nuovi contatori intelligenti, per i quali è in corso di aggiudicazione una gara da poco più di un milione e mezzo di euro. I nuovi contatori, che saranno installati in oltre la metà delle utenze, saranno dotati di una valvola, azionabile a distanza, in grado di limitare o interrompere il flusso.

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20 Commenti
Fresh
03/10/2022 08:36
Affiancategli l'esercito, durante l'esercizio di questa funzione.
antonino d'aleo
03/10/2022 15:48
E il minimo da fare anche in considerazione che sicuramente tutto lo ZEN resterà senza acqua ma solo per qualche ora dato che provvederanno immediatamente a fare gli Allacci Abusivi. Il 90% degli occupanti di case popolari non hha mai pagato un centesimo per l'acqua che consumano e a norma di Legge lo IACP dovrà farsi carico del debito. Viva Palermo e ............
Gianni
03/10/2022 08:38
La gente non ha più soldi.
Ibis et reibis
03/10/2022 16:10
Per giocare al Gratta e Vinci, le Bollette ai BET, al Lotto , al Bingo li trovano i soldi . E come li trovano. Smettiamola con la storiella della "terza settimana"!
Giuseppe
03/10/2022 16:34
Si faccia un giro la sera nel centro storico, possibilmente il sabato.
tano
03/10/2022 16:49
Troppo comoda e disonesta come giustificazione per non pagare. Non diciamo fesserie.
Gery
03/10/2022 08:39
un quantitativo minimo vitale deve essere sempre garantito, se ci sono disabili ancor di piu',non si puo' completamente staccare l'acqua,e' un bene vitale,l'amap e' passibile di denuncia per danno provocato all'essere umano.
Ettore2
03/10/2022 15:20
Sogna!
Pasquale
03/10/2022 08:55
Non pagano? Semplice....si taglia l'erogazione e poi vediamo come fanno. Non si può vivere sulle spalle degli altri. C'è da dire pure che il costo a metro cubo è diventato abbastanza esoso ma questo non giustifica non pagare.
MCLAREN
03/10/2022 09:20
Finalmente era ora. Adesso a chi non paga la tassa sui rifiuti. E poi a chi affitta le case in nero.
Giorgio V
03/10/2022 09:35
La cultura diffusa è sempre quella ..... non pago perchè ci sono i fessi che pagano .... Chiudetegli l'acqua e apritegli qualche fontanella in strada gratis per evitare scabbia ed altre malattie ....
Adelfia
03/10/2022 09:40
La dovete pagare! ( l acqua, non la banana)
Max
03/10/2022 09:40
E fu così che chi paga diligentemente le proprie utenze viene penalizzato da chi non la fa...."Ó sólito"!
nereo
03/10/2022 09:54
che fine ha fatto il referendum sull'acqua pubblica???????????
Unodinoi
03/10/2022 09:55
Non dico la luce e il gas ma almeno pagate l'acqua che ancora la tariffa e bassa. Non siete furbi perchè prima o dopo pagherete. L'acqua è un bene prezioso non si può fare a meno.
Silvia
03/10/2022 11:05
Ma l'acqua non . può essere tolta è un bene di prima necessità!
Riflessioni
03/10/2022 13:32
Dato che non può essere tolta perché dovrei continuare a pagare? Altro discorso sono agevolazioni e fasce sociali
Giovanni
03/10/2022 11:05
In tempi di crisi l'acqua diventerà un lusso, oreveto un brutto futuro tra costi energetici e inflazione.
Tommy
03/10/2022 11:39
Se tagliate l'acqua ad un intero condominio, la tagliate anche a coloro che sono in regola con i pagamenti condominiali. E QUESTO NON E' GIUSTO !!!
Gabriele
03/10/2022 11:57
Cosa giusta x carità, ma le tariffe dell'AMAP sono davvero esorbitanti.
Ettore2
03/10/2022 15:23
Meno collanine d'oro, meno impianti stereo auto...e pagate! Finiu a vacanza!
Emanuele
03/10/2022 17:46
Acqua gratis! È un bene di tutti, chi sene è appropriato??? Ma poi arrivano bollettoni. Siete una vergogna
Romualdo
03/10/2022 19:33
L' AMAP saprà come "recuperare" queste somme.
Salvatore
04/10/2022 01:33
Come si fa'a pagare un'utenza se la stessa è inquinata che non si può utilizzare neanche per lavarsi
Osserva Tore
04/10/2022 11:56
Dico io, ma perchè sempre "addosso" ai cittadini che devono affrontare spese impietosamente esose (per servizi colpevolmente scadenti), anche nel caso dell'acqua, per beni di prima necessità? Acqua, Luce, Gas, Pane, ..., , Medicine, Cure. E, al contrario, non si interviene mai in modo prioritario e con altrettanta efficienza e celerità contro Evasori, Speculatori (anche di Stato), Truffaldini, etc.? Ecco le INGIUSTIZIE SOCIALI, ecco il MALAFFARE STATALE, ecco LA CLASSE PRIVILEGIATA. E noi? Soliti PECORONI SENZA ATTRIBUTI! Osserva Tore.
Vice
13/10/2022 19:46
Condivido
Walter
04/10/2022 16:54
mi interessano i nomi degli enti pubblici morosi, invero.