La procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati venti persone e la società Autostrade per responsabilità dell'ente sul crollo del ponte Morandi. Le accuse sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti.
La procura ha deciso di contestare anche l'omicidio colposo stradale plurimo, togliendo invece l'attentato alla sicurezza dei trasporti. Viene contestato anche il disastro colposo e l'omicidio colposo plurimo con l'aggravante delle violazione della normativa antinfortunistica.
Intanto, emerge che i tecnici di Autostrade pochi giorni prima del crollo del ponte in alcuni sms e chat parlavano della criticità della struttura, in particolare della preoccupazione per la tenuta degli stralli. E' quanto emerge da alcune conversazioni contenuti nei cellulari sequestrati dalla Procura, secondo quanto riportano oggi alcuni organi di stampa.
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Gli sms risalgono a prima del 14 agosto, giorno del crollo, e sono parte di conversazioni tra ingegneri che i pm stanno cercando di contestualizzare per capire se si riferiscono ai tiranti poi coinvolti nel crollo e dunque se Autostrade era consapevole dell'effettiva situazione di rischio del ponte. Il cedimento di un tirante in particolare è considerata allo stato, anche grazie ad alcune testimonianze, la causa più probabile del crollo del ponte.
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