L’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, fa appello ai «governi coinvolti affinché consentano lo sbarco immediato di centinaia di persone bloccate nel Mediterraneo da sabato a bordo della nave Aquarius».
«E' un imperativo umanitario, le persone sono in difficoltà, stanno esaurendo le scorte e hanno bisogno rapidamente di aiuto», afferma Vincent Cochetel, inviato speciale dell’Unhcr per il Mediterraneo centrale. «Questioni più ampie come quella su chi è responsabile e competente dovrebbero essere esaminate solo dopo», aggiunge.
«Il principio del salvataggio in mare non deve essere messo in dubbio da incidenti come questo. Altri governi devono agire per sostenere i Paesi che si occupano degli arrivi via mare. Ciò potrebbe includere un meccanismo in tutta la regione per gli sbarchi, basato su una buona cooperazione tra Stati e altri attori», conclude Cochetel.
«Per la Commissione c'è prima l'imperativo umanitario, stiamo parlando di persone. La priorità è che maltesi e italiani permettano» a nave Aquarius di sbarcare i migranti e ricevere le cure necessarie. «Rivolgiamo un appello affinché le persone siano sbarcate velocemente e ricevano le cure» del caso. Così Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea.
«Italia e Malta sono due stati confinanti dell’Europa e devono lavorare insieme sui flussi migratori e non fare polemiche tra di loro. Siamo Paesi uniti e continuiamo ad essere uniti. Questo è un impegno non soltanto della politica, ma anche di tutti i cittadini maltesi e italiani». Lo dice, intanto, il presidente della Repubblica Malta Marie Louise Coleiro Preca all’università di Catania per ritirare premio Internazionale 'Virdimura'.
«Dobbiamo sfidare le dialettiche divisive che inducono a separare anziché unire le nostre forze distruggendo le iniziative che aspirano a una pace duratura che tanto auspichiamo. Costruire la pace - ha aggiunto Preca - può sembrare un cliché illusorio; astratto frutto di teorie populiste che stimolano odio e sciami che vediamo ogni giorno a crescerai nelle vite quotidiane delle nostre società».
«Urge, particolarmente in questo momento, il bisogno di sentimenti di solidale umanità e di valori umanitari diretti al sostegno dei diritti universali e delle libertà fondamentali dell’uomo che dovrebbero essere alla base di ogni democrazia. Ritengo sia un dovere - aggiunge il presidente - per ciascuno di noi condividere un messaggio di speranza, di rispetto reciproco che si ispiri si valori di dignità e amore l'uno verso l’altro. Sono convinta - sottolinea - che il senso di solidarietà e di dialogo sia tutto ciò che dovrebbe costituire il fulcro di una cittadinanza attiva in un ambiente democratico».
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