ROMA. Dopo lo strappo di ieri sulle presidenze di Camera e Senato, il centrodestra prova a ricucire l'intesa avviata per elezioni politiche del 4 marzo e che oggi sembra non esistere più. Oggi incontro fra i tre leader della coalizione: faccia a faccia a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Un incontro salvare il salvabile? Ormai è alta la tensione tra Berlusconi, che ieri ha parlato di "un'alleanza ormai finita", il leader della Lega. A mediare c'è la Meloni con FdI, che ha chiesto questo incontro per superare le divisioni.
Intanto colpo di scena notturno nella rosa dei candidati M5S per la presidenza della Camera. Con un blitz a poche ore dall'assemblea dei gruppi congiunti i capigruppo del Movimento Giulia Grillo e Danilo Toninelli annunciano che il candidato ufficiale alla guida di Montecitorio è Riccardo Fraccaro.
L'annuncio arriva una manciata di minuti dopo dalle indiscrezioni secondo cui a Silvio Berlusconi sarebbe stata sottoposta l'ipotesi di candidatura di un quarto nome unitario per il centrodestra, l'ex magistrato Maria Elisabetta Casellati.
"Fraccaro ha esperienza, essendo stato segretario dell'ufficio di presidenza della Camera", spiegano fonti vicine ai vertici del M5S motivando così la virata notturna dalla scelta di Roberto Fico - dato per favorito nelle ultime ore - a quella dell'esponente del Trentino Alto Adige, tra i parlamentari più vicini a Luigi Di Maio e "supervisore", assieme a Alfonso Bonafede, della giunta di Virginia Raggi nei mesi critici dell'amministrazione capitolina.
"Contiamo sui voti della Lega", è la posizione dei vertici del M5S che ricordano come Fraccaro sia stato anche protagonista della battaglia del Movimento sull'abolizione dei vitalizi, uno dei "topic" del programma annunciato da Di Maio.
Prima dell'assemblea congiunta, prevista questa mattina, che dovrebbe ratificare la candidatura di Riccardo Fraccaro alla presidenza della Camera, nell'albergo dove alloggia Grillo lo "stato maggiore del M5S": si incontrano il capo politico M5S Luigi Di Maio, i deputati Alfonso Bonafede e Stefano Buffagni, Alessandro Di Battista e lo stesso Fraccaro.
Resta da vedere se la candidatura di Fraccaro sia destinata a resistere. Ancora aperti infatti sono i giochi per le Camere dopo la rottura tra Lega e FI e dopo l'annuncio, da parte di Matteo Salvini, del suo appoggio al M5S per Montecitorio. Nelle ore notturne, infatti, sembra ritornare in auge l'ipotesi di una ricucitura interna al centrodestra sul nome di Casellati. Il suo nome sarebbe stato proposto a Berlusconi come punto di caduta tra FI e Lega e l'ex Cavaliere ci starebbe riflettendo, è la novità che emerge a tarda notte.
Una novità che potrebbe incontrare anche l'ok del M5S: Di Maio, infatti, questa sera dava il suo via libera alla candidatura di Anna Maria Bernini - che ha poi declinato - o "di un profilo simile".
Riunione in programma anche per i gruppi Pd, convocata per decidere come votare per la presidenza delle Camere alla terza votazione.
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