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Ars, alt al voto segreto? Sì di Miccichè: "Ma ora la maggioranza sia compatta"

PALERMO. Sì all'abolizione del voto segreto all'Ars. Il presidente dell'Assemblea regionale Gianfranco Miccichè annuncia di voler sostenere la richiesta del governatore Nello Musumeci.

"Sono assolutamente d'accordo", commenta. E aggiunge: "Il voto segreto è un cancro della democrazia, prova ne è che è stato abolito ovunque, tranne che in Sicilia".

Musumeci ha sollecitato una modifica del regolamento a Sala d'Ercole attraverso una lettera inviata a Miccichè. 

Il presidente dell'Ars però ricorda i precedenti e non nasconde il suo scetticismo: "Ogni volta che nelle passate legislature, l'Assemblea ha valutato il superamento di questo cimelio, l'abolizione del voto segreto si è arenata sugli scogli di maggioranze svogliate e poco motivate - ha aggiunto -. Negli anni, per evitare che venisse abolito, si è fatto persino ricorso a modalità segrete di voto. Un circolo vizioso che ne ha decretato la sopravvivenza fino ad oggi. Ebbene, è arrivato il momento di darci un taglio".

Miccichè lancia anche un appello all'unità della coalizione di centrodestra, tanto più ora che il governo Musumeci dovrà scontrarsi con il voto dell'aula su bilancio e legge di stabilità. A fine mese, infatti, scadrà l'esercizio provvisorio di 3 mesi. "Sosterrò gli sforzi del presidente Musumeci in tal senso - dice ancora Miccichè - ma è importante che la maggioranza in Aula sia compatta e coesa. A tutte le forze politiche chiedo massimo impegno: ricordo loro che per fare una buona legge non basta solamente portarla in Aula ma approvarla".

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