PALERMO. La Regione siciliana è a caccia di un addetto stampa per le iniziative di 'Palcoscenico Sicilia' all'interno del padiglione 2 che avrà a disposizione per l'edizione 2018 del 'Vinitly' di Verona, la manifestazione in programma dal 15 al 18 aprile: ma l'incarico sarà "a titolo totalmente gratuito" e nessun onere sarà a carico dell'amministrazione regionale.
E' quanto si legge in un avviso pubblicato sul sito della Regione, a firma del dirigente generale del dipartimento regionale per l'Agricoltura, Carmelo Frittitta. Per il ruolo, si legge nell'avviso, la Regione cerca "una collaborazione, a titolo gratuito, con adeguata professionalità e competenza, risultante da curriculum, nell'ambito della comunicazione con specifiche competenze nel settore dell'agroalimentare".
Specificando, si legge nell'avviso, "che l'offerta è interamente a titolo gratuito comprese le spese di viaggio, vitto e alloggio a Verona nel periodo della manifestazione". Tempo per rispondere all'offerta il 26 marzo.
LA NOTA DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI
«Uffici stampa, di male in peggio. Dopo il decreto del sindaco di Catania Enzo Bianco per l'affidamento dell’incarico di portavoce a titolo gratuito, ci si mette pure la Regione siciliana, alla ricerca di un giornalista con adeguata professionalità cui conferire l'incarico di addetto stampa, ma a titolo gratuito, per l'edizione 2018 del Vinitaly», dice una nota dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, criticando l’avviso per il Vinitaly pubblicato sul sito della Regione.
«Stavolta è anche peggio - prosegue l’Odg - perché l’avviso specifica che l’offerta è interamente a titolo gratuito, comprese le spese di viaggio, vitto e alloggio a Verona nel periodo della manifestazione. Non un’offerta di lavoro a titolo gratuito, dunque, ma addirittura in perdita. Un paradosso».
L'Ordine dei giornalisti chiede un intervento del presidente della Regione Musumeci, che è anche giornalista pubblicista, per ritirare l’avviso e chiede la possibilità di un incontro, più ampio, sugli uffici stampa. «Sappiamo che il presidente in passato ha manifestato l'intenzione di ricostituire quello alla Regione - conclude - spazzato via dal suo predecessore Crocetta, abbiamo sperato che sotto la sua guida si potesse fare in Sicilia chiarezza in questo settore, dove la legge 150 del 2000 viene sistematicamente ignorata dagli enti pubblici o piegata alle esigenze delle singole amministrazioni. Ma vorremmo anche, una buona volta, che le buone intenzioni espresse in passato da Musumeci così come da Bianco, si traducessero finalmente in atti concreti e coerenti».
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