ROMA. Una scritta "morte alle guardie" con due svastiche ai lati è stata trovata stamattina sulla base di cemento di una lapide commemorativa di Aldo Moro in via Stresa a Roma.
Sul posto la polizia che indaga sulla vicenda. Secondo quanto si è appreso, la targa era stata momentaneamente rimossa per lavori di restauro.
"Un'azione vergognosa e un insulto per i tanti servitori dello stato che hanno perso la vita per mantenere la schiena dritta alla democrazia di questo Paese". Così commentano i familiari delle vittime di via Fani, per bocca del loro legale, l'avvocato Valter Biscotti, le scritte comparse sulla lapide commemorativa di Aldo Moro a Roma.
"Dopo quarant'anni c'è ancora un imbecille - aggiunge il penalista - che va in giro a fare cose del genere. Oggi più che mai dobbiamo ricordare tutti gli agenti, carabinieri e appartenenti alle forze dell'ordine che sono caduti in quei terribili 'anni di piombo' sacrificando la propria vita per la tenuta democratica". Biscotti annuncia che i familiari degli agenti uccisi dalle Br nel sequestro del presidente della Dc nel 1978 "si costituiranno parte offesa nel procedimento a carico di chi ha apposto quelle scritte vergognose sulla lapide".
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