
ROMA. Pensione più lontana per gli italiani. Il dato pubblicato dall'Istat che segna un aumento di 5 mesi della speranza di vita a 65 anni tra il 2013 e il 2016 farà sì, a meno di interventi legislativi, che l'età per la pensione di vecchiaia per uomini e donne arrivi a 67 anni nel 2019 mentre i contributi necessari per l'uscita anticipata arriveranno a 42 anni e tre mesi (43 anni e tre mesi per gli uomini).
Le donne dipendenti private che nel 2017 escono ancora a 65 anni e sette mesi, dal 2018 avranno un nuovo incremento di un anno raggiungendo la parità per l'uscita con la pensione di vecchiaia con gli uomini. Rispetto al 2010 l'aumento per le donne per il raggiungimento dell'età di vecchiaia è di 7 anni.
La classe più penalizzata è quella delle donne nate nel 1953 dato che quelle del 1952 sono potute uscire grazie a una deroga nel 2016 a 64 anni (oltre gli adeguamenti all'aspettativa di vita) avendo però almeno 20 anni di contributi maturati entro il 2012.
In pratica potrà' succedere che due compagne di banco nate entrambe nel 1953 ma con scelte di vita diverse si trovino di fronte a percorsi di pensionamento molto differenti. Ipotizziamo, infatti, che la prima abbia cominciato a lavorare nel pubblico impiego poco dopo il diploma, nel 1974, a 21 anni e che abbia usufruito della possibilità di andare in pensione 'baby' dopo aver versato 14 anni sei mesi e un giorno di contributi (possibile fino al 1992 per le donne sposate con figli), quindi a fine 1988 a 35 anni. E ipotizziamo che la compagna di banco si sia laureata e abbia iniziato a lavorare a 26 anni, nel 1979, nel settore privato.
Questa seconda signora, al momento 64enne, dovrà aspettare per uscire dal lavoro il 2020 quando avrà 67 anni di età. Quindi la seconda avrà lavorato quasi 27 anni più della prima e andrà in pensione con oltre 30 anni di età in più. Ma al di la' delle baby pensioni differenze significative ci sono anche per chi ha lavorato nel settore privato con piccoli divari di età. Chi e' nato nel 1953 'rincorre' la pensione di vecchiaia fino al 2020.
Una donna nata il 31 dicembre del 1951 che ha iniziato a lavorare nel 1979 e' andata in pensione di vecchiaia il primo gennaio 2013 a 61 anni. Le nate del 1950 sono andate in pensione ancora prima, senza finestra mobile, nel 2010. Una donna nata il primo gennaio 1953 che ha iniziato a lavorare nel 1979 potrà uscire solo a inizio 2020 con la pensione di vecchiaia. Potrà uscire prima solo se, cominciando a lavorare prima, avrà maturato tra il 2016 e il 2018 41 anni e 10 mesi di contributi. Se invece non ne avrà abbastanza entro l'anno prossimo dovrà aspettare di averne 42 anni e tre mesi.
15 Commenti
gionata
25/10/2017 08:44
LO STATO NON VUOLE PIU PAGARE LA PENSIONE NONOSTANTE HA VERSATO CONTRIBUTI PER 45 ANNI.......SE SEI STATO FORTUNA E MIRACOLATO SE SEI STATO ASSUNTO A 18 ANNI. DATO CHE OGGI SE RIESCI A TROVARE LAVORO STABILE A 40 E PIU E CI VUOLE MOLTA FORTUNA CHE TI ASSUMA. QUINDI UN GIOVANE DI 18 ANNI O DEVE CERCARE UN LAVORO ED E FORTUNATO SE LO TROVA OPPURE TI INVENTI UN LAVORO O ....EMIGRARE DOVE......
Mclaren
25/10/2017 08:51
Ma questa legge vale anche per i signori politici?
sergio
25/10/2017 11:03
no
Luigi
26/10/2017 12:25
... perché solo le donne della classe 1953? Quelle del 1952 nate dal 1 luglio al 31 dicembre non sono ancora più discriminate?
Tio Pepe
25/10/2017 08:55
È la più Grande Vergogna italica. Meditate e votaten non con lo stomaco.
Mclaren
25/10/2017 09:07
Diamo fiducia alla politica. Un povero lavoratore che versa i contributi per avere qualche soldino quando e in pensione. Adesso Il povero lavoratore versa i contributi , e deve sperare se arriva a 67 anni o piu. Vergogna
angelo
25/10/2017 09:07
E NOI ITALIANI ANCORA RIMANIAMO PASSIVI ANZICHE' AGIRE
sergio
25/10/2017 11:03
tipo? Cosa proponi?
Francesco
25/10/2017 09:08
Legare l'età pensionabile solo all'aspettativa di vita è da pazzi !! Ok magari in tempi passati si è fatto lo sbaglio opposto specialmente con i pensionati baby,con gente che al massimo a 55 anni era già in pensione,ma adesso non devono esagerare !! Va bene si campa di più ma non siamo macchine,ad un certo punto occorre mettere uno stop,è impensabile che una persona di 70 anni possa rendere come un uomo di 30,senza considerare che ci sono mestieri così faticosi che ad un certo punto non hai la forza per continuare a lavorare !!
GIA6600
25/10/2017 09:55
condivido in pieno! lo stato trova i soldi per salvare banche, Alitalia ecc. ecc., e poi blocca le pensioni! è ovvio che se usi i soldi per salvare i cadaveri, poi non hai nulla per salvaguardare chi versa i contributi tutta la vita.....
sergio
25/10/2017 11:06
Inoltre allungare l'età pensionabile significa allungare l'età di ingresso dei "giovani" (ultratrentenni) nel mondo del lavoro, ovvero far si che con la pensione dei padri ci debbano campare anche i figli e i nipoti. Davvero geniale! Meno male che il sig. Renzi è stato eletto con i voti della sinistra...
Pietro2
25/10/2017 09:16
L'intento dello stato è più che chiaro:non pagare più pensioni e ha chi ha la fortuna di andarci di pagarne il meno possibile.
Duke
25/10/2017 09:51
Si arriverà al punto che l' Inps, arrivati a 67 anni, ci proporrà direttamente un loculo sicuro al cimitero...
Peppi’s
25/10/2017 09:55
2 sono i fatti concreti : O muori O lavori finché muori
sigfrido
25/10/2017 09:59
sono 30 anni che verso contributi e penso che con tutti questi soldi versati potevo farmi un assicurazione all'americana e vivere bene,ma ad oggi non so nè quando andro' in pensione nè quanto percepiro'.Lo stesso vale per milioni di persone che si trovano nelle mie stesse condizioni. Infinita tristezza
Chris
25/10/2017 10:00
Gli stessi che hanno votato la legge Fornero che prevede questa ennesima ingiustizia sull'eta pensionistica (Berlusconi, PD, Meloni, Bersani, ecc) oggi vi verranno a proporre come rilanciare la Sicilia. In Italia o vincono loro o vince il popolo. Meditate gente, meditate!!!
sergio
25/10/2017 11:08
Chris, proponi che al governo vada il "popolo"? Fammi capire
Rosaro
25/10/2017 11:58
Legare l'età pensionabile con le aspettative di vita , è una ulteriore ingiustizia per chi ha lavorato onestamente una vita ! Perché si vanno a penalizzare sopratutto quelle persone che magari non hanno le stesse possibilità di cure rispetto ad altre , o magari chi vive in zone dove c'è più inquinamento atmosferico , o delle acque , o del terreno , dovuto alla vicinanza di attività industriali o altro. Poi diciamocelo chiaramente con questo continuo tira e molla della politica e questo gioco al rialzo per arrivare alla pensione , poi si è tentati anche a non versare i contributi .
Giacomo
25/10/2017 12:22
è stato costruito un sistema iniquo e discriminante che ha mandato tutto all'aria! Una vera vergona.
Davide
25/10/2017 12:31
ok, restiamo a lavorare fino a 67 anni, ma ci devono far restare fino a 67 anni. Ci sono aziende che a 45 anni ti considerano gia vecchio e si vogliono liberare di te, perche` costi troppo, perche` non sei performante come a 25 anni. ok ridurre i costi ma fatelo in tutti i sensi, a cominciare da quelli piu elevati e inutili.
Duke
25/10/2017 13:03
Ci sono pure persone che io conosco, dell'Esercito, Polizia e statali vari, che a 54anni sono gia' in pensione.
Giovanni
25/10/2017 22:27
La colpa non è dello stato quelli fanno i propri interessi....... il problema è il popolo che non ha le palle pet ribellarsi.... tipo quando hanno fatto la riforma delle pensioni....il quella occasione tutto il popolo da NORD a SUD ... si doveva fermare anche per un mese è paralizzare l'Italia.... solo che questi 945 affaristi sanno che il popolo non ha più le palle per ribellarsi......