PALERMO. La Procura della Corte dei Conti impugnerà la decisione di promuovere il bilancio 2016 della Regione, emessa appena una settimana fa dalle Sezioni Riunite. Lo ha annunciato stamani il procuratore Pino Zingale con una lettera ufficiale al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone (Ecco il testo).
Nella stessa lettera Zingale precisa che l’eventuale rapida approvazione del rendiconto, con le correzioni contabili imposte dalla Corte dei Conti la settimana scorsa, renderebbe inutile l’impugnativa e farebbe quindi decadere la materia del contendere. Il rendiconto dovrebbe essere approvato entro la prossima settimana. E, indirettamente, la lettera del procuratore Zingale ha l’effetto di scuotere un Parlamento da tempo arenatosi nell’inattività.
D’altro canto la decisione del procuratore Zingale conferma l’esistenza di una profonda frattura fra la Procura e le Sezioni Riunite della magistratura contabile. Fin dal 30 giugno, data della prima udienza per la parifica, il procuratore ha chiesto la bocciatura del bilancio contestando l’analisi della Sezione di Controllo.
Per questo motivo, caso unico nella storia, la parifica non fu data e fu necessaria una seconda udienza il 19 luglio: in quella sede Zingale ha nuovamente contestato le correzioni al bilancio annunciate dal governo regionale ma le Sezioni Riunite, presiedute da Maurizio Graffeo, hanno ugualmente concesso la parifica (seppure con qualche riserva). Ora l’ultimo atto del braccio di ferro: l’impugnativa a Roma della decisione presa a Palermo.
Decisione che, per inciso, non è stata ancora depositata dalle Sezioni Riunite. L’impugnativa dunque sarà possibile solo a partire dai prossimi giorni.
“Il ricorso in Appello della procura della Corte dei Conti contro il rendiconto della Regione è il chiaro segnale che sul bilancio gravano pesanti ipoteche. Non si può far finta di nulla e nascondere la testa come gli struzzi approvando la legge che lo ratifica. Serve una riflessione e una dichiarazione di intenti che miri a superare le perplessità dei magistrati contabili". Lo afferma Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all'Assemblea regionale siciliana.
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