
PALERMO. Antonio Fiumefreddo si prepara a lasciare la carica di amministratore unico di Riscossione Sicilia. “Ho capito – dice – che l’intenzione del Parlamento è quella di chiudere Riscossione Sicilia. Se per colpire me sono disposti a danneggiare le settecento famiglie dei lavoratori di Riscossione, allora sono io che mi faccio da parte”.
Fiumefreddo è da tempo entrato in rotta di collisione con l’Ars. Il Parlamento siciliano gli contesta il mancato risanamento dei conti della partecipata, da qui l’ultimo scontro in commissione bilancio avvenuto appena una settimana fa sui cinquanta milioni che Fiumefreddo chiedeva di stanziare per coprire il deficit della società.
«Incontrerò il presidente Crocetta, se avrò le garanzie per continuare a guidare Riscossione andrò avanti altrimenti come ho preannunciato nella lettera scritta qualche giorno fa farò un passo indietro». Lo dice l’avvocato Antonio Fiumefreddo.
Intanto Crocetta commenta: "Non voglio le dimissioni di Antonio Fiumefreddo, proverò a convincerlo a rimanere alla guida di Riscossione Sicilia, sarebbe un brutto segnale per il Paese se mollasse di fronte alle polemiche politiche. Poi ovviamente devo rispettare la volontà della persona".
Persone:
10 Commenti
Tino
14/03/2017 10:42
Scommettiamo che si dimette da Riscossione Sicilia e si candida alle prossime elezioni regionali?
Otello Celletti
14/03/2017 10:49
....e perché no?
Tino
14/03/2017 18:07
sig. Celletti, deduco che lei non è di Catania né conosce le vicende politiche etnee degli ultimi 15-20 anni.
Otello Celletti
14/03/2017 21:36
...no signor Tino, sò de Roma.
Roberto
14/03/2017 12:40
Certamente se servono 50 milioni di euro di stanziamento allora qualcosa non quadra
claudio
14/03/2017 12:57
Basta con gli enti di riscossione non gestiti direttamente dalle agenzia delle entrate, unico ente per evitare gabelle diverse da regione a regione. Questi enti diventano centri di potere in quanto favoriscono alcuni "potenti" e si rifanno sui cittadini "comuni".
Rosario
14/03/2017 13:00
Intanto non capisco perché la partecipata di cui Fiumefreddo è l'Amministratore, deve ripianare il buco di bilancio da 50 milioni con soldi pubblici, poi si preoccupa delle 700 famiglie che con la chiusura di Riscossione Sicilia non avrebbero più un lavoro; forse è meglio continuare a perseguitare i contribuenti, portandoli all'esasperazione? Perché chi ha un contenzioso con riscossione Sicilia ha pure una famiglia, e avvolte ci va di mezzo anche quella; perché essere evasore, o meglio essere impossibilitati a pagare avvolte si è costretti, per quelle attività che navigano in una crisi profonda, e per questo non possono essere considerati disonesti.
roberto
14/03/2017 16:11
una vicenda molto brutta ..alla siciliana, molti dubbi e domande sorgono a noi comuni e mortali cittadini.
silvano
14/03/2017 16:35
E' morta la speranza del popolo siciliano, grazie alla politica.
Lino
14/03/2017 18:05
Eh sì, chi tocca i privilegi dei regionali ci lascia la pelle! magari si candidasse alle regionali!
Simple
14/03/2017 19:22
Altro carrozzone inutile...
GIOVAN BATTISTA ALOGNA
14/03/2017 22:23
Intanto volevo esprimere solidarietà al signor. Fiume freddo e vorrei che il signor. Crocetta rifiutasse le dimissioni proteggendolo da certi personaggi che stanno all'Ars o alla regione sicilia ostacolando il lavoro che svolge, riguardo alle persone che scrivono cavolate vorrei dire , che magari contrassegno fino a dieci così avrebbero magari dico magari il tempo di riflettere nel dire ,si deve presentatare alle prossime elezioni un'altro che dice chi non puo' pagare, ed allora quelli che pagano secondo voi sono stupidi? Ho hanno scritto giocondo in testa.Meditate gente così la Sicilia non cambierà e non crescerà mai mai mai, peggio per voi che ci vivete in questa bellissima isola che appartiene pure a me da siciliano, non cambiatela lasciatela così pazienza, buona fortuna.
Giuseppina
14/03/2017 23:15
egregio signore, si capisce che lei non conosce l'avvocato fiumefreddo nè la vicenda
Rosario
15/03/2017 08:15
Premesso che il mio commento non vuol difendere in alcun modo gli evasori fiscali! Ma quanti per pastoie burocratiche e approssimazione nel controllo delle pratiche in contenzioso, finisce nel vortice di Equitalia o Riscossione Sicilia, quindi rivolto a chi nella vita lavora e crea posti di lavoro, lei evidentemente oltre a non conoscere la tematica non è n'è l'una n'è l'altra.
Giuseppe
15/03/2017 10:10
Non è vero che i 700 impiegati perdono il posto perché transitano in Equitalia -Agenzia delle Entrate. Quanto a Fiumefreddo e Crocetta vanno cacciati via dai rispettivi ruoli, hanno fatto troppi danni. Una cosa sulla rottamazione delle cartelle esattoriali tanto sbandierata dal Governo Renzi Gentiloni, di che cosa se ne fanno i Cittadini contribuenti che non hanno pagato magari multe , tassa sui rifiuti e qualche contravvenzione rateizzando con sole 5 rate? Un Cittadino che non ha avuto la capacità di pagare 5/10 mila euro prima come fa adesso a pagarli in 5 rate con tutto l'abbattimento degli interessi? Almeno andava fatta la rottamazione al netto degli agi,interessi ecc. in 48 rate. Ne beneficeranno solo i grandi gruppi industriali e i grossi professionisti che hanno i soldi per rottamare magari in una unica rata. Lo Stato da questa iniqua iniziativa della rottamazione incasserà pochissimo perché non è equa per tutti!!!! Perché i Politici Nazionali e Regionali non hanno fatto e ancora in fase di rinvio in Parlamento non dicono di allungare le rateizzazioni senza interessi portandoli ad almeno 48 rate? Ma chi fa gli interessi dei Cittadini Italiani e Siciliani in particolare? Altro che andare da Giletti su Rai 1 per pontificare e dire peste e corna della Sicilia. La Sicilia va male per colpa di Crocetta e di Fiumefreddo che è stato messo la da Crocetta nei posti chiave della Pubblica Amministrazione. Il gioco è stato scoperto e alle prossime elezioni Crocetta ,il PD e tutti i partiti che lo sostengono in Parlamento andranno a casa col voto dei tantissimi Siciliani onesti. Ci potete giurare i Siciliani avranno gli occhi aperti stavolta nel votare.