ROMA. Ora non ci sono piu' dubbi: e' precipitato nel mar Nero l'aereo militare russo trimotore Tu-154 con 92 persone a bordo scomparso all'alba subito dopo il decollo dalla citta' turistica di Sochi e in viaggio verso una base russa in Siria. E' stato lo stesso ministero della Difesa russo a comunicare il ritrovamento, da parte dei soccorritori, di frammenti del velivolo nelle acque del mare.
A bordo dell'aereo viaggiava anche il Coro dell'Esercito russo, erede del Coro dell'Armata rossa, composto da circa 50 persone, e 9 giornalisti.
Tutti erano in viaggio verso la Siria per tenere un concerto in occasione del nuovo anno per le truppe russe dislocate nel paese mediorientale.
I media russi hanno riferito che l'aereo e' scomparso mentre viaggiava sopra il mar Nero, venti minuti dopo il decollo dall'aeroporto Adler di Sochi, alle 5,20 ora locale (le 2,20 GMT). Il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha coordinato personalmente le ricerche, e il presidente Vladimir Putin ha ricevuto un resoconto ufficiale dell'accaduto.
I rottami dell'aereo militare russo precipitato nel mar Nero poco dopo il decollo da Sochi sono sparsi in un'area di 1,5 chilometri lungo la costa, alla profondità di circa 50-100 metri. Lo rende noto l'agenzia Ria Novosti ripresa dai media russi. Intanto affiorano i primi corpi delle vittime, a circa sei chilometri dalla costa.
Il ministero della Difesa ha pubblicato sul proprio sito la lista dei nomi dei passeggeri. Tra questi ci sono anche alti responsabili come il direttore del Coro dell'Armata rossa, Valéri Khalilov, e il capo dipartimento della cultura del ministero della Difesa, Anton Goubankov. Lo scrive Russia Today. La lista include 8 membri dell'equipaggio, 8 militari, 64 membri del Coro, due responsabili civili, un membro di un'organizzazione umanitaria internazionale e 9 giornalisti. Si tratta degli inviati dei canali Ntv, Channel One e Zvezda.
Le indagini sul disastro stanno seguendo tutte le piste, anche l'attentato terroristico. Lo ha dichiarato il ministero dei Trasporti russo. «È prematuro fare qualsiasi speculazione al momento» sulle cause del disastro aereo, ha precisato il ministro dei Trasporti russo Maxim Sokolov. Tuttavia, ha aggiunto, gli investigatori «stanno valutando tutte le piste». In precedenza il capo del commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov, aveva escluso «totalmente la tesi dell'attentato».
Il ministero ha inoltre reso noto che il pilota, Roman Volkov, era esperto ed aveva più di 3000 ore di volo al suo attivo. L'aereo, un Tupolev Tu-154, aveva 33 anni. Secondo il vicepresidente della commissione parlamentare sulla politica economica, Serghiei Kalachnikov, questo non vuol dire che il velivolo non funzionasse bene. "Trentatré anni è un tempo lungo, ma non critico", ha dichiarato citato dai media russi.
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