PALERMO. Nasce a Palermo il primo incubatore di startup digitali in Sicilia. Digital Magics, business incubator quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), apre nel capoluogo siciliano la sua prima sede, in collaborazione con la società partner Factory Accademia.
Il nuovo progetto è stato presentato, nel corso dell’inaugurazione nei locali del Giornale di Sicilia, in via Lincoln 21, da Alessandro Arnetta, partner di Digital Magics Palermo e ceo di Factory Accademia, Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo di Digital Magics, Marco Gay, vicepresidente di Digital Magics e Gabriele Ronchini, fondatore e amministratore delegato per lo sviluppo del portafoglio di Digital Magics. A fare gli onori casa il direttore Antonio Ardizzone, il condirettore del Giornale di Sicilia Giovanni Pepi e, in qualità di moderatore, Giorgio Mulè, direttore di Panorama.
“Siamo soddisfatti – ha affermato Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo di Digital Magics – di essere arrivati in questa bella città per aiutare la crescita delle imprese innovative e l’economia di questo territorio. Un incubatore accelera lo sviluppo di giovani imprese fornendo sostegno, servizi e mettendo a disposizione la sua rete di contatti. Il supporto di un ‘business incubator’ consente alle startup di crescere fino a diventare delle vere e proprie aziende. Digital Magics Palermo vuole anche sviluppare l’ecosistema dell’innovazione siciliana, creando network locali di investitori e organizzando eventi, iniziative e incontri di business. Complementare a quest’attività – prosegue Fioravanti – sarà il GIOIN che abbiamo appena lanciato. Si tratta del primo network esclusivo per imprenditori, manager di aziende e professionisti, pensato per aggregare aziende italiane e startup intorno al nuovo paradigma dell’Open Innovation. È solo l’ultima della grande eredità che ci ha lasciato Enrico Gasperini, insieme a me fondatore di Digital Magics. Coinvolgeremo i membri del network con diversi incontri nelle sedi Digital Magics e nei campus Talent Garden”.
“Sono già molte – ha aggiunto Alessandro Arnetta, partner di Digital Magics Palermo e ceo di Factory Accademia – le startup innovative presenti nel palermitano e siamo certi che, con il nostro contributo, potranno aumentare ulteriormente per raggiungere i livelli di altre città della nostra stessa isola. Il nostro impegno costante sarà rivolto a valorizzare le cose buone di questa terra e a risvegliare lo spirito imprenditoriale dei giovani siciliani e di tutto il meridione”.
La nuova sede Digital Magics di Palermo è un open space di 500 metri quadri aperto tutto il giorno (dalle 8.00 alle 21.00) dotato di 12 box separati, scrivanie e sale riunioni e un'area relax. Il Giornale di Sicilia ha creduto fin dall’inizio nel progetto con Factory Accademia diventando partner di Digital Magics sul territorio e mettendo a disposizione gli spazi. Uno spazio di co-working in partnership con Talent Garden, il più grande network europeo di co-working focalizzato sul settore digitale (partecipato al 30% da Digital Magics), con cui è stato sottoscritto un accordo strategico. Un punto di aggregazione fisico per gli imprenditori digitali e i creativi, collegato in tempo reale con gli altri 13 TAG italiani (3 a Milano, Roma, Bergamo, Brescia, Cosenza, Padova, Genova, Pisa, Pordenone, Sarzana, Torino) e quelli di Barcellona, Tirana e Kaunas (Lituania).
Sono 246 le startup siciliane iscritte al registro nazionale, il 4,8% del totale nazionale. Con 84 startup innovative (34% del totale regionale) Catania è la provincia leader nella regione e precede Palermo che ne ha 71 (29%). Più distanziate le provincia di Messina con 33 startup (13%) e Agrigento con 18 (7%) mentre sono poco più di una decina quelle presenti a Caltanissetta e Trapani (12 ciascuno, 5%), e Siracusa (11 - 4%). In coda alla graduatoria sono Enna e Ragusa dove sono attive rispettivamente 3 (1%) e 2 (0,8%) startup. Si tratta prevalentemente di società a responsabilità limitata (srl) e poche società cooperative.
A Catania e Palermo, dove si concentrano più della metà delle startup siciliane, le aziende innovative si occupano soprattutto di produzione di software e consulenza informatica: se nel palermitano e nel siracusano rappresentano il 30%, nel catanese arrivano al 47%. Sono tante anche a Messina (30,8% del totale) e Siracusa (33,3%). In provincia di Palermo (17,2%) ci sono in percentuale più startup nel settore della ricerca scientifica e sviluppo che a Catania (14,1%). Fra le startup anche diversi studi di architettura e ingegneria, collaudi e analisi tecniche. Ad Agrigento sono quasi un quarto del totale (21,4%), a Palermo il 7,8%.
La maggior parte delle startup siciliane – rileva l’analisi di Digital Magics – ha una capitalizzazione mediamente non superiore ai 10 mila euro: se a Palermo sono il 76% del totale (54 su 71) a Catania arrivano al 77% (65). Anche a Messina pesano per oltre i due terzi (76% e 25) così come ad Agrigento (78%) e Caltanissetta (83%). Si scende sotto questa soglia solo a Trapani (67%) e Siracusa (72%). Nel catanese solo il 14% (12) delle imprese innovative ha un capitale sociale fino a 50 mila euro mentre sfiorano il 5% (4) quelle con capitale da 50 a 250 mila euro. Sono meno le startup palermitane con capitale da 10 a 50 mila Euro (quasi il 10% del totale), ma sono di più (8%) quelle da 50 a 250 mila euro. L’unica startup siciliana che supera i 5 milioni di capitale sociale è nel ragusano e opera nel comparto energetico.
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