NISCEMI. Sono stati completati, la scorsa notte, nella base americana di contrada Ulmo, a Niscemi, i lavori di montaggio delle tre grandi parabole satellitari, del diametro di 20 metri ciascuna, che permetteranno il funzionamento del Muos, il sistema di difesa satellitare ad altissima frequenza duramente contestato dalla popolazione perchè i suoi campi magnetici sono ritenuti dannosi alla salute e alla navigazione aeree del vicino aeroporto Maglicco di Comiso. Gli attivisti stanno preparandosi a nuove forme di protesta. Le mamme «No Muos», protagoniste di tante battaglie, hanno riferito di avere pianto, stamani, quando, giunte sul posto per il quotidiano sopralluogo, hanno trovato i lavori di montaggio ultimati. «Ed ora - hanno detto - non ci resta che prendere i nostri figli, le nostre famiglie, ed andar via da Niscemi». Una prima ferma protesta si annuncia per il pomeriggio, quando, al centro sociale «Salvatore Liardo» arriverà a Niscemi l'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, per affrontare un altro problema dei niscemesi: la programmata chiusura dell'ospedale «Suor Cecilia Basarocco». La complessa vertenza contro il Muos (caratterizzata da autorizzazioni, revoche e nuovi permessi) è approdata al Tar di Palermo alla fine dello scorso anno ma la prima udienza è stata fissata per il 27 marzo «quando - dicono gli attivisti - il Muos sicuramente sarà stato reso già operativo». Il sistema Muos degli Usa integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo e ha l'obiettivo di rimpiazzare l'attuale sistema satellitare Ufo (Ultra High Frequency Follow-On).
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