SERRADIFALCO. Una svolta dopo la scoperta di 6 mini discariche di amianto in altrettante zone del paese. Fra le quali quella della riserva e sito d’interesse comunitario, del lago Soprano.
Il Comune ha deciso di smantellarle a proprie spese. L'ordinanza di rimozione dei rifiuti pericolosi abbandonati da ignoti, a spese del Comune, il sindaco Giuseppe Maria Dacquì l’avrebbe assunta data la presunta «inerzia» di Provincia e Ato ambiente Cl1. Lastre di «onduline», recipienti e canne fumarie in eternit sono stati abbandonati nell’ex regia «trazzera» Serradifalco - Mussomeli, a nord della discarica per i rifiuti solidi urbani di contrada Martino; nelle aree libere di contrada Altarello, limitrofe alla via Papa Paolo VI; nella riserva naturale del lago Soprano; sulla strada provinciale 161, all’altezza di contrada Grotticelli; sul piazzale Miniera Rabbione, nei pressi del palazzetto dello sport «Fausto Coppi»; in via Papa Giovanni XXIII, vicino la scuola dell’infanzia «Francesca Morvillo».
Gli uffici comunali si erano rivolti a Provincia e Ato ambiente: alla società d’ambito, perché provvedesse, «quale gestore del servizio pubblico di nettezza urbana, alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti ricadenti all'interno del centro urbano»; e alla Provincia, invece, perchè si occupasse dei rifiuti abbandonati fuori le mura cittadine. In entrambi i casi, dopo che «le indagini svolte dal servizio di Polizia municipale non hanno consentito di individuare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti». La decisione del primo cittadino, «di provvedere, con ogni sollecitudine e in via sostituiva, alla rimozione dei rifiuti pericolosi contenenti amianto», è stata anche assunta «al fine di scongiurare possibili pericoli per la salute pubblica e l’ambiente». Con la stessa ordinanza, e a seguito di un’indagine di mercato condotta dagli uffici comunali, il sindaco Dacquì ha deciso di affidare l’incarico di rimuovere l’amianto abbandonato nelle mini discariche abusive, alla società cooperativa «Euroambiente» di Serradifalco. Soltanto dopo, però, che il «Servizio prevenzione e sicurezza ambiente di lavoro» dell’Asp di Caltanissetta avrà approvato il «piano di lavoro» per la rimozione dei rifiuti, la cui predisposizione dovrà essere curata dalla stessa ditta. Alla quale è stato quantificato un compenso complessivo di 12.759 euro, oltre Iva al 10%. Somme che graveranno per intero sulle casse comunali.
Discariche di amianto a Serradifalco, il Comune effettuerà le bonifiche
Il sindaco ha disposto lo smantellamento a spese dell’amministrazione per «far fronte all’inerzia di Ato e Provincia»
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