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Bilancio della Regione, spesa ridotta: tagli per precari e welfare

All’Ars passa un bilancio che vale 21 miliardi e 219 milioni. Ma il nodo centrale della manovra che inizia così a prendere forma, come si legge in un articolo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, sono i 244 milioni che il governo è stato costretto a tagliare dai capitoli destinati al welfare, alla protezione civile, all’Esa, ai consorzi di bonifica, ai Pip, all’antiracket e alla cultura per coprire una parte del maxi disavanzo rilevato dalla Corte dei Conti.

Si tratta di un buco che vale 2,2 miliardi. La giunta aveva ottenuto da Roma il via libera a spalmare in 30 anni la prima quota da un miliardo e 600 milioni. Ma non è ancora riuscita a strappare il via libera per l’intera cifra. Quindi c’è un’altra quota di circa 600 milioni che dovrà essere coperta in 3 anni.

Varato il bilancio, c’è ora lo scoglio della manovra che dovrebbe essere approvata solo fra un paio di settimane, visto che il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, ha rinviato la seduta a lunedì 11 febbraio. Nell’attesa verranno presentati i nuovi emendamenti. Intanto, sulla legge di stabilità cala la scure della Presidenza dell'Ars. Cassati sei articoli e due commi di altri due articoli per "incostituzionalità.

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