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Turismo in E-R, un 2018 da record

BOLOGNA - Cresce il turismo emiliano-romagnolo: nei primi 10 mesi dell'anno le presenze hanno toccato quota 56 milioni, il 4,4% in più, e la giunta si appresta a investire altri 45 milioni in progetti per la riviera e 25 per riqualificare strutture ricettive e ricreative dell'interno territorio. Non solo: il governatore Stefano Bonaccini ha anche annunciato che nei prossimi giorni tornerà a parlare della metropolitana leggera lungo la costa.
    "I dati sono andati ben oltre le nostre previsioni", ha sottolineato Bonaccini, ricordando che "avevamo posto come obiettivo i 50 milioni di presenze e siamo quasi a 60". Un risultato "clamoroso", secondo il presidente: "Abbiamo azzeccato la legge di tre anni fa, che ha costretto alle province di unirsi per promuovere il territorio". In crescita sono anche gli arrivi (12,4 milioni, +6,4%), i turisti dall'estero (+6,3% di presenze, +8% di arrivi) e gli italiani (rispettivamente +3,8 e 5,8%). Tra i comparti quello che sorride di più sono le terme, tornate a far segnare un segno positivo (+16,3% di arrivi, +8,9% di presenze) dopo anni di magra, seguite dalle città d'arte (+13,8% e +12,1%) e dall'Appennino (+8,6% e +13%). Bene anche la riviera da gennaio a ottobre ha visto crescere gli arrivi del 2,5% e le presenze del 2,1%. E proprio alla costa è dedicato il finanziamento da 20 milioni di euro che la giunta regionale metterà in campo per migliorare la qualità architettonica di 150 chilometri di litorale, da Goro, nel ferrarese, fino a Cattolica, nel riminese. Saranno finanziati "non piccoli interventi, come parchi o panchine, ma interventi di rigenerazione e riqualificazione degli spazi urbani", ha messo in chiaro l'assessore al Turismo, Andrea Corsini. Le risorse saranno distribuite da inizio 2019 grazie a bandi mirati su 14 comuni del distretto turistico balneare: 5 milioni il primo anno, 10 nel 2020, 5 nel 2021. Inoltre, altri 25 milioni andranno - sempre tramite bando - a sostenere le imprese su progetti di potenziamento delle strutture grazie alla creazione di un Fondo di controgaranzia regionale e contributi a fondo perduto per il 20%. (ANSA).
   

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