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Agricoltura: Centinaio, il Ministero si riprenda le sue competenze

ROMA - ''Se vogliamo promuovere e valorizzare l'agroalimentare italiano nel mondo, il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestale e del turismo si riprenda le sue competenze perché in altre sedi sono marginali, mentre da noi sarebbero una priorità a tutela del made in Italy''. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio intervenuto all'Assemblea di Confagricoltura.

''Anche sulle specie cacciabili - ha osservato il ministro - se sono nostre, ci riprenderemo competenze senza delegarle al ministero dell'Ambiente''.

''Va aggiornata la struttura e il linguaggio del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo perché - ha concluso - l'agricoltura non è più quella della volta. E perché un ministro non deve fare il vigile urbano ma dare una visione a medio e lungo termine al settore, delineare come faranno agricoltura i nostri figli''.

Infrastrutture, specializziamo i porti italiani
''Specializziamo i porti italiani in modo da poter far controlli mirati sulle derrate agricole in arrivo. Altrimenti arriva in Italia la Xylella e non si sa come''. E' la proposta del ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo all'assemblea di Confagricoltura.

''Mi piacerebbe andare in questa direzione, ma non è una promessa, - ha precisato il ministro, esponente della Lega - al momento è un sogno del ministro Centinaio. Su questo non mi sono ancora confrontato col segretario Salvini''.

Caporalato, confronto con le parti se cambia la legge
Sulla legge del caporalato ''ho detto fin dall'inizio del mandato che se c'è qualcosa da cambiare, lo si fa ragionando con tutte le forze sociali. Sono stato messo in croce per questo, ma sono fiero di essere su questo tema, che è una vergogna per l'Italia e va combattuto, nel libro nero della signora Camusso e del Pd. Fiero di essere dalla parte giusta'', ha detto Centinaio.

''La legge sul caporalato è una legge di civiltà e io non voglio che nel nostro Paese ci siano gli schiavi - ha ancora detto il ministro - anche perché il 70% dei lavoratori nei campi sono italiani. Dall'altra parte del mondo inoltre, in Australia, noi siamo considerati schiavisti perché la raccolta del pomodoro - ci accusano in una campagna australiana - da noi sarebbe fatta dagli schiavi. Invito i sindacalisti da salotto ad 'alzare il culo' ed andare nei territori'' ha detto.

Già in apertura dei lavori dell'Assemblea confederale, il presidente Massimiliano Giansanti ha detto che ''la legge sul caporalato è necessaria per combattere il fenomeno ma è scritta male. E noi che difendiamo l'imprenditoria sana non ci stiamo a passare per caporali. Siamo lavoratori e diamo lavoro, anzi siamo la prima organizzazione datoriale di Italia. Fondamentale è inoltre una riforma dei centri di impiego. Auspichiamo che i centri per l'impiego diventino più funzionali per far incontrare finalmente in modo trasparente la domanda e l'offerta di lavoro. Ben venga manodopera italiana - ha concluso Giansanti - all'interno delle nostre imprese''.

Manovra, risposte a Europa in rispetto contratto
''Sono anche io curioso di ascoltare cosa ci dirà il presidente del Consiglio Conte sulla manovra. Ma l'obiettivo resta sempre quello di dare una risposta all'Europa e contemporaneamente rispettare le promesse agli italiani e soprattutto rispettare il contratto di governo. Non è facile ma sono convinto che l'obiettivo lo raggiungeremo, lo porteremo a casa'', ha detto Centinaio.

Per le aree colpite dal maltempo, ha aggiunto il ministro, ''stiamo lavorando a dare risposte a zone colpite. Mi sono confrontato con le Regioni. E sono convinto che i parlamentari che rappresentano i territori potranno tornare nei territori con risposte che testimoniano l'impegno parlamentare e del governo''.

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