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Pressioni commerciali, lettera del segretario regionale Uilca ai lavoratori bancari

Giuseppe Gargano

La UILCA Sicilia, traendo spunto dagli studi del Dipartimento di Medicina del Lavoro di Pisa, secondo il quale ogni cento lavoratori stressati venti sarebbero bancari, e della Sapienza di Roma, secondo la quale l’82% dei lavoratori bancari soffrirebbe d’ansia, il 21 settembre u.s. ha avviato un’indagine al fine di verificare lo stato salute dei bancari siciliani particolarmente in relazione al tragico fenomeno delle pressioni commerciali.

I dati che emergono nelle banche aderenti ad ABI sono allarmanti. In media, l’80% dei bancari siciliani riferisce di subire pesanti pressioni commerciali, con alcune “eccellenze” in negativo, Ragusa/Siracusa 99%, Palermo 90%, Trapani 89%, Catania 88%.

Il 40% dichiara di subire mortificazioni e minacce legate alle pressioni, ma si segnala che Catania raggiunge un inquietante 63%. In media, ancora, il 50% dei lavoratori riferisce patologie potenzialmente connesse all’attività lavorativa ed allo stress da “pressione”, ed in tale ambito appaiono preoccupanti il 73% di una realtà ragusana, il 57% di Trapani ed il 60% registrato a Catania.

Il segretario generale Uilca Sicilia, Giuseppe Gargano, fa sapere, attraverso una nota, che "Alla luce di tale situazione, le Segreterie Provinciali, congiuntamente alle Rappresentanze Aziendali UILCA, potranno interessare le ASP, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro, l’INPS, rispetto ad una verifica “mirata” dello stato di salute delle lavoratrici e dei lavoratori bancari siciliani".

"Contemporaneamente - continua -, durante l’indagine abbiamo confermato la scarsissima presenza di giovani, perché le banche in Sicilia continuano ad operare esodi e pensionamenti senza garantire un adeguato turn over, e dall’età media probabilmente deriva anche l’altissima percentuale di lavoratori che presentano patologie".

"Ringraziamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori che - dichiara - hanno partecipato alla indagine promossa dalla UILCA Sicilia, e continueremo a batterci per dire definitivamente “BASTA!” ad ogni forma di pressione e di vessazione, ed a tal fine occorrono strumenti certi e regole esigibili e perentorie. Come continueremo a batterci perché le banche tornino a fare un Credito adeguato e ad assumere giovani nella nostra Sicilia dimenticata".

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