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Scontro all'Ars sui tagli: dalle fasce deboli alle Ipab, zero fondi per donne vittime di violenza

Aveva fatto scalpore il taglio di 20 milioni di euro che il governo regionale aveva previsto nella variazione di Bilancio per i disabili. Resa pubblica la notizia, è stato fatto un passo indietro e la giunta ha approvato un ddl per il ripristino del fondo per la disabilità.

Ma la coperta, come sempre, è troppo corta e per trovare nuova liquidità e far quadrare i conti occorre tagliare da altre parti. A farne le spese, il finanziamento per i farmaci innovativi che viene privato di 23,5 milioni di euro. "Restano su quel capitolo più di 48 milioni di euro che ci danno sicurezza perchè largamente superiori rispetto all'attuale fabbisogno", si appresta a precisare Pino Galluzzo, deputato regionale di DiventeràBellissima e componente della Commissione Sanità dell'Ars.

E come hanno voluto ribadire questa mattina i deputati del M5S, i tagli riguardano diverse categorie: chi piange sono i Comuni in dissesto, le Ipab, i carabinieri in servizio per la Regione e beffa, i comuni siciliani virtuosi che hanno raggiunto il 65% nella raccolta differenziata, quota per la quale era stato previsto un budget.

In particolare i tagli riguardano: il fondo per contrastare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale, al quale vengono decurtati 5 milioni; i lavoratori delle Ipab che non vedranno più le risorse destinate all’applicazione del contratto nazionale che ammontano a 1,5 milioni; i Carabinieri a servizio della Regione a cui viene tagliato 1 milione di euro; i disabili a cui vengono tolti 2,4 milioni per progetti individuali; le amministrazioni che si vedono sottrarre un milione di euro per i controlli interni.

Ma non è tutto: azzerato il capitolo dedicato alle donne vittime di violenza. Con un emendamento alla finanziaria regionale varata a maggio scorso, il Parlamento regionale aveva stanziato 200 mila euro, adesso, invece, il Governo Musumeci ha deciso di tagliare il finanziamento nel ddl di assestamento di bilancio.

Una manovra che "toglie fondi ai disabili, alle Ipab e alle fasce deboli", come denunciato, sempre questa mattina dal presidente del Pd all'Ars, Giuseppe Lupo.

Ma le variazioni di Bilancio chi premiano? Sono previsti fondi per pagare gli ex Pip e gli stipendi dei dipendenti di alcuni enti pararegionali come ad esempio gli Enti Parco e i lavoratori dell’ente Fiera del Mediterraneo e a tutto ciò si aggiunge la questione legata ai Comuni in dissesto, con un cospicuo stanziamento, di 10 milioni, per il solo Comune di Catania. Provvedimento che fa andare su tutte le furie diversi deputati regionali, pronti a difendere il proprio territorio. Come detto, una coperta troppo corta che finirà per scontentare molti.

Il tempo, inoltre, come abbiamo riportato giorni fa, è davvero esiguo, in virtù della decisione presa dal presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, e adesso c'è una corsa sfrenata: il ddl è in commissione Bilancio ed entro oggi bisognerà trovare l'intesa perchè domani mattina dovrà essere incardinato in aula.

Da quel momento i deputati avranno 24 ore di tempo per la presentazione degli emendamenti e poi, giorno 7, si tenterà di approvare in aula la proposta di legge.

Se la legge dovesse essere approvata prima della festa dell’Immacolata, gli uffici regionali avranno disponibili tre giorni per mettere in pagamento gli stipendi, altrimenti il rischio è che i regionali rimangano con le tasche vuote visto che il 12 dicembre chiude la cassa regionale e non sarà più possibile provvedere ai pagamenti.

Movimento 5 stelle e Partito democratico, comunque, annunciano una dura e ferma opposizione alle variazioni di Bilancio del governo Musumeci da poco presentate in commissione.

Si profila l'ennesima battaglia verbale che continuerà fino a notte fonda.

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