Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sicilia indietro negli screening oncologici, è tra le sei Regioni con meno adesioni alle campagne

Sicilia indietro sugli screening oncologici: l'Isola è infatti tra le sei regioni che non raggiungono la sufficienza nell'adesione alle campagne di prevenzione. È questo il quadro che emerge dal sesto Rapporto dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato.

Oltre alla Sicilia, arrancano nella diagnosi precoce anche Calabria, Puglia, Campania, Sardegna e Lazio. Nel 2016 - rileva il report - l’invito all’esame mammografico gratuito ha raggiunto il 97% delle donne al Nord, il 93% al Centro e quasi 51% al Sud. Lo stesso o quasi vale per lo screening colo rettale e cervicale.

Al Sud più lunghi anche i tempi di attesa. Per un intervento per tumore al polmone si attendono circa 13 giorni in Basilicata e Valle d’Aosta, oltre 43 in Veneto e addirittura 61 in Calabria.

Le regioni del Centro Sud, allo stesso tempo però, sono anche quelle in cui ci si vaccina di più. Nel 2017 ad esempio le Regioni che hanno raggiunto l’immunità di gregge, con un’adesione superiore al 95% per l’esavalente sono solo Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Toscana. Sul fronte delle vaccinazioni antinfluenzali, vaccinano oltre il 60% degli over 65 solo Umbria, Calabria, Molise. Mentre quelle che negli ultimi dieci anni hanno realizzato le anagrafi vaccinali completamente informatizzate sono passate da 9 (2007) a 18 nel 2017. Tuttavia solo 11 hanno lo stesso software in tutte le ASL presenti sul territorio.

Ampie le differenze per la spesa sanitaria pubblica procapite: da un minimo di 1.770 euro della Campania a 2.430 a Bolzano. La quota di ticket pro capite sostenuta dai cittadini nel 2017 invece va dai 95 euro in Valle d’Aosta ai 32,8 della Sardegna.

Da quanto emerso, commenta Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale dei diritti del malato, «urge l'approvazione degli standard dell’assistenza sanitaria territoriale e un piano straordinario per favorire in tutto il Paese l’adesione agli screening oncologici. E sulla Legge di Bilancio servono maggiori risorse per la sanità, oltre al miliardo di aumento già previsto, al fine di garantire l'effettiva attuazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza».

Caricamento commenti

Commenta la notizia