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Svelato in anteprima nazionale primo semirimorchio refrigerato ad azoto liquido

Presentato a Milano in anteprima nazionale, il rivoluzionario semirimorchio refrigerato ad azoto liquido RevolutioN2, che entra in servizio in questi giorni nella flotta di LC3, prima azienda in Italia a introdurre questa tecnologia.

L’utilizzo di azoto liquido per il raffreddamento del nuovo semirimorchio LC3 si rivela una soluzione amica dell’ambiente poiché, contrariamente ai tradizionali motori diesel, non genera emissioni inquinanti nell’atmosfera: zero emissioni di anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PM).

Il semirimorchio sfrutta il potere di raffreddamento rapido dell’azoto liquido, che risulta fino a due volte più veloce nel ridurre la temperatura rispetto ai sistemi meccanici convenzionali. La temperatura viene impostata attraverso un comodo pannello di comando e l’azoto in forma liquida a -180°C viene utilizzato per raffreddare l’interno del semirimorchio sino al raggiungimento della temperatura desiderata. Grazie a dei sensori, la temperatura può essere costantemente monitorata e mantenuta stabile. Ogni dettaglio del nuovo semirimorchio ad azoto liquido è stato progettato per garantire il massimo isolamento termico e acustico.

Per le sue caratteristiche tecnologiche, prestazionali e ambientali il semirimorchio refrigerato ad azoto liquido di LC3 ha tutti i numeri per accreditarsi quale nuovo punto di riferimento per la GDO e per la movimentazione delle merci deperibili (ortofrutta, freschi e freschissimi) e in generale di tutti i trasporti che richiedano la temperatura controllata (ATP).

''Come nel 2014, quando abbiamo messo su strada i primi truck a metano liquido in Italia, oggi siamo pionieri nell’utilizzo dell’azoto liquido per il refrigeramento dei semirimorchi - ha detto Michele Ambrogi, Presidente LC3 - Scommettiamo sull’azoto liquido nella convinzione che sia una tecnologia efficiente, sicura, facile da usare, ma soprattutto che sia una scelta win-win perché zero emissioni di gas serra e particelle inquinanti sono oggettivamente un guadagno per tutti''.

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