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Il Mediterraneo soffocato dagli incendi entro il 2099

L'Europa mediterranea rischia di soffocare nella morsa degli incendi entro la fine del secolo: a causa del cambiamento climatico, le aree arse dalle fiamme potrebbero aumentare dal 40 al 100%, soprattutto nella penisola iberica. Per evitare questo tragico scenario, bisognerebbe contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi, come previsto dall'accordo di Parigi sul clima. A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications dal gruppo del climatologo italiano Marco Turco, dell'Università di Barcellona, in collaborazione con l'Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa.

I ricercatori hanno fatto diverse analisi di scenario, cercando di prevedere l'estensione delle aree che potrebbero andare bruciate nel bacino mediterraneo entro il 2099 a seconda dell'incremento della temperatura e della siccità. Per elaborare le simulazioni, hanno combinato diversi modelli climatici su scala regionale tenendo conto, per la prima volta, di come potrebbero cambiare la vegetazione e di conseguenza gli incendi in relazione al clima nei diversi scenari. I risultati dimostrano che un aumento della temperatura pari a 1,5 gradi potrebbe determinare un aumento del 40% delle aree devastate dagli incendi, specialmente nella penisola iberica. Con un aumento di 3 gradi, invece, le aree incendiate potrebbero addirittura crescere del 100%.

"Questi risultati, combinati con il recente aumento dell'esposizione della società ai grandi incendi, impone un ripensamento delle attuali strategie di gestione", spiega Marco Turco, primo autore dello studio. "Gli effetti del cambiamento climatico potrebbero superare gli sforzi di prevenzione degli incendi, il che significa che dovremmo aumentare l'impegno nel prossimo futuro".

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