Nuova puntata del diverbio tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il collega Lussemburghese Jean Asselborn. Dopo la lite postata su Fb da Salvini, Asselborn torna sulla vicenda e ventila oltretutto l'ipotesi di essere stato vittima di una imboscata. "Salvini - dice allo Spiegel - usa metodi e toni dei fascisti degli anni Trenta".
Secondo Asselborn, "si è trattato di una provocazione calcolata". Il video - dice al portale online del settimanale tedesco - è stato fatto "a sua insaputa".
Se vengono ripresi incontri di ministri Ue oppure addirittura di capi di governo e di stato, "allora non ci potrà mai più essere un dibattito franco", aggiunge. Pronta la replica del vicepremier Matteo Salvini: "Il ministro socialista del paradiso fiscale Lussemburgo - attacca - dopo aver paragonato i nostri nonni emigranti italiani ai clandestini che sbarcano oggi, dopo aver interrotto un mio discorso urlando merda, oggi mi dà del fascista. Ma dico io, che problemi hanno in Lussemburgo?!? Nessun fascismo, solo rispetto delle regole. Se gli piacciono tanto gli immigrati che li accolga tutti in Lussemburgo, in Italia ne abbiamo già accolti anche troppi. Buona domenica a tutti, cin cin".
Il ministro degli esteri del Lussemburgo Jean Asselborn - attacca ancora in serata Salvini - "è un ignorante", nel senso che "ignora la storia dell'emigrazione italiana" che non ha nulla a che vedere "con i clandestini che arrivano, spacciano e rubano in Italia" e perché fa come "tutti coloro che non hanno argomenti, continuando a darmi del fascista, del populista, del razzista".
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